Attualità
Conte “Inter ko? Guardiamo a noi e godiamoci il viaggio”

CASTEL VOLTURNO (ITALPRESS) – Avanti per la propria strada. La sconfitta dell’Inter a Firenze giovedì ha lasciato il Napoli da solo al primo posto senza asterischi e con i nerazzurri di nuovo in campo lunedì, Di Lorenzo e compagni hanno la chance di andare a dormire domenica sera sul +6, Udinese permettendo. “Ai ragazzi dirò di guardare a noi e non agli altri – mette in chiaro Antonio Conte – Noi sappiamo che domani abbiamo una partita difficile. Dovete stare tranquilli, è una squadra che viaggia rasoterra. Non c’è questo rischio che qualcuno si possa montare la testa nonostante tutto quello che ci circonda. Che a volte è fuorviante. Dobbiamo vedere qual è il nostro percorso. E’ un viaggio iniziato a luglio, non lo so a fine anno questo viaggio dove ci porterà. Ma, dico, godiamoci questo viaggio”. Per quanto riguarda Buongiorno e i nuovi Billing e Okafor, il primo “è migliorato in maniera importante. Ma in questo momento Jesus è a livello superiore. Ale verrà in panchina. Billing è un ragazzo serio che adesso sta entrando nella metodologia. Per la prima volta l’ho visto con il Giugliano. Fisicamente sta bene, sta entrando nella nostra idea di calcio, ci può dare una mano. Okafor non ha una condizione fisica ottimale, anche lui ha cominciato a lavorare in maniera importante. Ha fatto delle aggiunte, ha un minutaggio molto limitato”. “Cosa temo dell’Udinese? Niente, abbiamo rispetto. Temere non fa parte del nostro vocabolario. E’ una squadra fisica, strutturata, in ripartenza ci può dare fastidio. Sono tutti oltre il metro e novanta. In tutte le partite bisogna avere grande rispetto, si deve sudare in ogni gara fino alla fine”. Inevitabile poi si parli di mercato e a Conte viene ricordata la frase del ristorante da cento euro pronunciata ai tempi della Juve. “La battuta era vera. Ma quando non puoi in un momento storico spendere quello che possono spendere gli altri non capisco perchè si debba ricamare su questa battuta per essere poi additati come una persona che chiede. Trovo la domanda antipatica. Togliamo questa citazione, è del tutto gratuita. Cosa penso di questa squadra? Devo fare ciò che ho fatto in passato con tutti i club. Devo portarla a crescere, siccome il passato sta lì ed è chiaro. Ovunque sono passato il club è cresciuto. Come dicono gli All Blacks: ‘lascia la maglia che hai trovato migliore di quando sei arrivatò. Il calcio si evolve, quello che veniva fatto prima deve essere rivisto. Studiamo e rivediamo. A me interessa pensare come aiutare a crescere. A parte i calciatori, noi abbiamo bisogno di un centro sportivo che diventi casa nostra, che diventi casa Napoli, per avere un settore giovanile che oggi non c’è invece di pensare di spendere 50-60 milioni per quel calciatore. Sono qui per supportare la famiglia De Laurentiis, sono qui per dare una mia visione al club. Io non sono arrabbiato per chi non è arrivato. L’obiettivo è di cercare con quello che abbiamo di fare la differenza. Non roviniamo ciò che abbiamo costruito in maniera faticosa. Qui non è dovuto niente se si pensa da dove siamo partiti. Io devo aiutare il club. Se la società mi ascolta sulle strutture e il settore giovanile? Io più che dirlo non posso fare. Io dal primo giorno ho cercato di capire dove ero, ambientarmi in tutte le situazioni e trovare le giuste aperture, i giusti indirizzi per cercare di migliorare”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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