Connect with us

Cronaca

Operazione contro una vasta rete di frodi fiscali: sequestro di beni per 30 milioni di euro

08

Un’operazione congiunta tra la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato e altri reparti investigativi ha portato all’esecuzione di misure cautelari e sequestri preventivi nei confronti di 17 persone accusate di gravi reati economico-finanziari. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, ha fatto emergere un sistema di frode fiscale che coinvolgeva un’ampia rete di aziende e individui, con operazioni in diverse regioni italiane, tra cui Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Campania e Calabria.

L’indagine ha rivelato l’esistenza di un’associazione criminale con legami con organizzazioni camorristiche, dedita a pratiche illecite come l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, la compensazione indebita di crediti fiscali e il riciclaggio di denaro. Al centro di questa rete c’era un consorzio con sede in Toscana, che operava tramite numerose imprese fittizie e utilizzava circa 600 dipendenti per far fronte a operazioni fraudolente nel settore della lavorazione delle carni.

L’attività investigativa ha identificato un commercialista, originario di Torre del Greco, come uno degli attori principali della frode, il cui ruolo era quello di creare società fittizie e gestire i flussi finanziari attraverso un sistema complesso di false fatturazioni. I fondi illeciti generati da queste pratiche venivano poi riciclati attraverso il pagamento di crediti inesistenti e trasferimenti a soggetti legati alla criminalità organizzata, incluse persone detenute in carcere.

L’operazione ha portato al sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro, e sono state eseguite circa 50 perquisizioni in tutto il territorio nazionale. Durante le indagini, sono stati scoperti anche tentativi di occultare il denaro illecito, tra cui trasferimenti verso l’estero, in particolare in Cina.

L’inchiesta ha evidenziato anche un altro aspetto significativo della frode: l’utilizzo di crediti d’imposta falsi, in particolare per attività di ricerca e sviluppo, che venivano compensati per estinguere debiti tributari e utilizzati per generare flussi finanziari illeciti. In totale, l’ammontare delle imposte evase attraverso questo sistema è stimato in oltre 28 milioni di euro.

L’operazione ha avuto un forte impatto su una rete criminale ben organizzata e radicata, ma le indagini sono destinate a proseguire per raccogliere ulteriori prove e accertare eventuali ulteriori coinvolgimenti. Il sequestro di beni e la confisca di proventi illeciti rappresentano un importante passo nella lotta contro il crimine economico, in un contesto in cui le risorse pubbliche sono spesso utilizzate impropriamente a danno della collettività.

Le misure cautelari eseguite oggi hanno riguardato diverse persone, tra cui sei arresti in carcere, uno agli arresti domiciliari e una persona interdetta dalla possibilità di ricoprire ruoli direttivi in imprese e società. Gli esiti dell’operazione saranno ora sottoposti al vaglio del giudice competente, con l’obiettivo di proseguire il lavoro di smantellamento della rete criminale e garantire che la giustizia faccia il suo corso.

L’inchiesta dimostra l’efficacia del lavoro di squadra tra le forze dell’ordine e la magistratura, impegnate nel contrasto delle frodi fiscali e nel recupero delle risorse sottratte illecitamente dallo Stato, tutelando così il corretto funzionamento del sistema economico nazionale.

author avatar
Redazione Italia

Ultima Ora

Tv e Spettacolo

LE PIU' LETTE

Ottimizzato da Optimole