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Cronaca

Operazione contro il “Caporalato” a Latina e Frosinone: arrestati i responsabili

Nella mattinata odierna, un’importante operazione delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di due uomini ritenuti responsabili di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, in un caso che coinvolge il tragico decesso di un bracciante agricolo. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Latina, ha visto l’intervento della Compagnia Carabinieri di Latina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro Carabinieri, con l’esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Latina.

Gli arrestati sono il legale rappresentante di una ditta individuale e il padre di quest’ultimo, che secondo le indagini, avrebbero sfruttato manodopera composta da sette lavoratori privi di permesso di soggiorno. Tra questi, figura anche Satman Singh, la cui morte, avvenuta a seguito di un grave infortunio sul lavoro, ha dato inizio all’inchiesta. Le indagini hanno permesso di accertare che i lavoratori venivano impiegati in condizioni di sfruttamento, lavorando in modo irregolare e senza alcuna garanzia di diritti fondamentali come la sicurezza sul lavoro, le giuste retribuzioni e il rispetto degli orari di lavoro.

L’infortunio mortale di Singh, avvenuto il 17 giugno 2024, ha spinto gli inquirenti a focalizzarsi su un giro di lavoro irregolare e pericoloso, caratterizzato da pratiche di sfruttamento economico e abusi. Le indagini, che hanno incluso l’analisi delle utenze telefoniche e dei social media dei lavoratori, hanno permesso di raccogliere informazioni cruciali, grazie anche alle dichiarazioni di quattro lavoratori irregolari che, dopo aver collaborato con le autorità, hanno ottenuto il permesso di soggiorno per “casi speciali”.

Nel corso delle indagini è emerso che gli arrestati avrebbero messo in atto una serie di violazioni, tra cui la mancata applicazione dei contratti collettivi nazionali, l’uso di attrezzature pericolose, e l’impiego di manodopera in mansioni non idonee. Tra agosto 2022 e giugno 2024, i lavoratori sono stati esposti a gravi rischi, lavorando con attrezzature artigianali non conformi agli standard di sicurezza.

A seguito di queste indagini, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il controllo giudiziale dell’azienda legata agli indagati, nominando un amministratore giudiziario per supervisionare le attività aziendali. Questo intervento fa parte di un più ampio impegno della Procura della Repubblica di Latina nella lotta contro il fenomeno del “caporalato”, un problema che da anni affligge l’agricoltura italiana, in particolare nelle zone del sud e del centro.

Nelle scorse settimane, il Procuratore della Repubblica di Latina, dott. Giuseppe de Falco, ha firmato un protocollo d’intesa per ottimizzare la strategia di intervento in questo delicato settore. L’obiettivo è contrastare in modo più efficace lo sfruttamento dei lavoratori e promuovere la legalità nelle pratiche di assunzione e nel trattamento dei dipendenti.

Al momento, il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e gli indagati sono considerati innocenti fino a sentenza definitiva, come stabilito dal principio di presunzione di innocenza sancito dalla Costituzione italiana. L’operazione segna un passo significativo nella lotta contro il caporalato e nello sforzo di garantire diritti e dignità ai lavoratori.

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Redazione Italia

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