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Politica

Meloni accelera sulla sostituzione di Fitto: incognite e strategie

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Con l’addio di Raffaele Fitto, destinato a Bruxelles come vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Giorgia Meloni si prepara a sciogliere il nodo della sua successione. La premier punta a chiudere la questione rapidamente, con una decisione che potrebbe mantenere integre le deleghe di Coesione e PNRR, affidandole a un unico ministro.

Possibili scenari

  1. Nomina di un tecnico: Tra i nomi in lizza spiccano:
    • Ermenegilda Siniscalchi, attuale capo di gabinetto di Fitto.
    • Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
  2. Figura politica agli Affari Europei: L’identificazione di un profilo politico per questa posizione rende la ricerca più complessa, con l’esclusione di candidati come Elisabetta Belloni, impegnata in altri incarichi.

Tempi e strategie

Meloni ha discusso le opzioni con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante un recente pranzo, segnalando l’intenzione di non separare le deleghe di Coesione e PNRR. L’ipotesi di assumere un interim temporaneo sembra invece perdere terreno.

Tensioni nella maggioranza

Il clima interno al governo resta teso:

  • Lega e Rai: La Lega insiste sull’aumento dei tetti pubblicitari per la TV pubblica.
  • Forza Italia e cybersicurezza: Il partito di Berlusconi festeggia lo stop alle norme sul cyber nella giustizia.
  • Pnrr e braccialetti elettronici: Nel decreto giustizia approvato dal Consiglio dei Ministri, Meloni ha evidenziato l’importanza del PNRR e varato il potenziamento del controllo tramite braccialetti elettronici.

Verso una decisione

Meloni mira a garantire continuità ed efficienza al dicastero, mantenendo la macchina amministrativa operativa per rispettare gli impegni del PNRR. Nei prossimi giorni è attesa una soluzione definitiva che dia stabilità al governo, assicurando il proseguimento dei progetti chiave per il Paese.

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