Musica
Cinquant’anni senza Nick Drake: Five Leaves Left e la poesia senza tempo
A cinquant’anni dalla morte di Nick Drake, la sua musica continua a vivere come una testimonianza intima e potente di una sensibilità unica. La sua vita, segnata dalla solitudine, dalla depressione e da una timidezza quasi patologica, non ha impedito a Drake di lasciare un segno indelebile nella musica mondiale. La sua carriera, breve ma intensissima, inizia con il suo leggendario album d’esordio, Five Leaves Left, pubblicato nel 1969. Nonostante le vendite iniziali siano state molto basse, oggi questo lavoro è considerato una delle gemme più luminose della musica folk e uno dei migliori esordi nella storia della musica inglese.
Nick Drake non cercava la fama. In realtà, sembrava quasi che volesse nascondersi dal mondo. La sua musica non è mai stata frutto di una ricerca di successo commerciale, ma piuttosto di una necessità esistenziale, un’espressione intima delle sue lotte interiori. La sua morte prematura, avvenuta nel 1974 a soli 26 anni per overdose di amitriptilina, un antidepressivo, lo ha reso una figura tragica e mitica, tanto più che accanto a lui fu trovato il libro Il mito di Sisifo di Albert Camus, un’opera che riflette perfettamente la sua visione del mondo e la sua tragica condizione.
Il primo disco di Nick Drake, Five Leaves Left, porta già con sé tutti i tratti distintivi della sua arte: una dolce malinconia, un’atmosfera eterea, e una delicatezza che sfiora l’invisibile. Il titolo stesso, tratto da una confezione di cartine per sigarette, suggerisce un senso di fine imminente, un simbolo della caducità della vita. Tuttavia, in questo album si percepisce anche una certa speranza, una contemplazione del mondo esterno che sembra ancora capace di rivelare bellezza. La sua voce, pacata e lontana, racconta storie di solitudine, ma senza mai cadere nell’autocommiserazione, spingendo l’ascoltatore in un viaggio emotivo tra l’esistenzialismo e il romanticismo.
Nonostante l’indifferenza del pubblico al momento della sua uscita, Five Leaves Left e gli altri album di Drake, come Bryter Layter (1970) e Pink Moon (1972), hanno lentamente guadagnato una crescente popolarità, soprattutto dopo la sua morte. Negli anni ‘90, la sua musica ha trovato nuova vita nel circuito indie, diventando un punto di riferimento per molti artisti che hanno visto in lui un genio della musica folk e una figura simbolica di poesia e sofferenza. Oggi, a distanza di decenni, Nick Drake è uno degli artisti più ascoltati su piattaforme come Spotify, con 2,4 milioni di ascoltatori mensili. Le sue canzoni sono diventate una colonna sonora per chiunque abbia mai attraversato momenti di introspezione e difficoltà emotive.
Nick Drake non ha mai cercato la fama e, forse, per questo il suo successo postumo è ancora più significativo. La sua musica è poesia pura, senza tempo, capace di parlare a chiunque sappia ascoltare il silenzio tra le note. A cinquant’anni dalla sua morte, Five Leaves Left rimane uno dei dischi più belli e significativi della musica contemporanea, un capolavoro che continua a ispirare generazioni di ascoltatori e musicisti.
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