In un’importante operazione condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, cinque persone sono state colpite da misure cautelari in un’indagine su presunti reati di sfruttamento del lavoro, estorsione e falsità ideologica. Le forze dell’ordine hanno anche sequestrato preventivamente sei attività commerciali legate alle persone indagate, per un valore totale che supera i 27 milioni di euro.
L’inchiesta, avviata su iniziativa della Procura di Catanzaro e gestita dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (GICO), ha interessato il settore occupazionale di alcuni supermercati della provincia, dove, secondo gli inquirenti, circa sessanta lavoratori avrebbero subito condizioni di lavoro non solo inadeguate, ma anche lesive dei loro diritti fondamentali.
Le autorità hanno imposto diverse misure cautelari: il titolare delle imprese è stato posto in custodia cautelare in carcere, mentre altri quattro collaboratori – tra cui un consulente del lavoro e una responsabile amministrativa – sono stati sottoposti agli arresti domiciliari o a obblighi di residenza.
Dalle indagini, che includono intercettazioni e perquisizioni, emerge il sospetto di un sistema che avrebbe imposto turni di lavoro estenuanti e salari minimi, con presunti episodi di estorsione e documentazione falsificata per celare incidenti sul lavoro.