Un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Trieste ha portato alla denuncia di un dipendente di un’azienda a capitale pubblico per truffa aggravata e peculato. Le indagini sono state avviate dopo una segnalazione che evidenziava comportamenti sospetti da parte del lavoratore.
I finanzieri hanno svolto un’analisi approfondita delle scritture di servizio e dei documenti aziendali, incrociando le informazioni ottenute da audizioni di dirigenti e colleghi. Questo lavoro meticoloso ha permesso di ricostruire un quadro dettagliato delle azioni del dipendente, il quale utilizzava risorse aziendali, come auto, telepass e buoni carburante, per fini personali.
Tra i comportamenti riscontrati, l’uso di un’auto aziendale durante le ferie e l’impiego del telepass per viaggi privati. Sono state anche documentate irregolarità nei rifornimenti di carburante, effettuati in orari non di servizio, suggerendo un uso improprio delle risorse pubbliche.
Alla luce delle evidenze raccolte, il dipendente è stato deferito alla Procura della Repubblica e ha visto risolto il proprio contratto di lavoro. Questo caso sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare le condotte fraudolente e tutelare l’integrità del settore pubblico, promuovendo un uso responsabile delle risorse comuni.