Il ministro dell’Interno turco Ali Yerlikaya ha annunciato che ci sono 3 morti e 14 feriti nell’attacco “terroristico” contro la sede di un’azienda produttrice di droni ad Ankara. Il sindaco della zona ha confermato ad un canale turco che finora nell’attacco sono morti 3 persone. I media turchi hanno riferito che due degli autori dell’attacco di Ankara sono stati uccisi, mentre un terzo stava prendendo degli ostaggi. L’agenzia ufficiale di stampa turca “Anadolu” ha riferito che una potente esplosione si è verificata presso la sede della compagnia turca per l’aviazione e l’industria spaziale “Tusas” ad Ankara, seguita da colpi di arma da fuoco nell’area. Yerlikaya ha scritto sulla piattaforma “X”: “C’è stato un attacco terroristico contro le strutture della Turkish Aerospace Industries Company ad Ankara. Sfortunatamente, abbiamo martiri e feriti in questo attacco”. Un videoclip ha catturato il momento dell’attacco alla sede dell’azienda, tra il rumore degli spari.
Il canale televisivo privato NTV ha riferito che un gruppo di uomini armati è arrivato all’ingresso del complesso in taxi mentre cambiavano i turni di guardia, e almeno uno degli aggressori ha fatto esplodere una bomba, mentre gli altri hanno preso d’assalto il complesso.
Il canale ha aggiunto che le sparatorie sono continuate all’interno della sede e che alcuni dei suoi dipendenti potrebbero essere stati presi in ostaggio, mentre gli elicotteri sorvolavano la sede dell’azienda. NTV aveva precedentemente indicato che sul posto erano state inviate forze di sicurezza, ambulanze e vigili del fuoco.
La rete Habertürk ha inoltre annunciato sul sito web della compagnia che sarebbero stati presi degli ostaggi, senza ulteriori dettagli. Nessuna parte ha ancora rivendicato la responsabilità di questa operazione.
È interessante notare che le milizie curde, l’ISIS e i gruppi estremisti di sinistra hanno lanciato attacchi in Turchia in passato. I ricavi del settore delle industrie della difesa, compresi i droni come il Bayraktar, hanno rappresentato circa l’80% delle esportazioni della Turchia nel 2023, ovvero circa 10,2 miliardi di dollari.
“Ho parlato con l’ambasciatore in Turchia e mi ha dato gli ultimi aggiornamenti sulla situazione dopo l’attentato. E’ ritornata la calma, c’erano undici italiani nell’area dove c’è stato questo attacco terroristico, ma sono stati sempre al sicuro e non hanno mai corso un reale pericolo. Adesso stanno lasciando l’area dove si stava svolgendo questo evento aerospaziale”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antono Tajani, nel corso di un punto stampa a Pescara a margine del G7 Sviluppo.
“Per il momento mi pare che possiamo essere assolutamente positivi per quanto riguarda i nostri concittadini. Esprimiamo solidarietà e vicinanza per l’attentato – ha aggiunto -. Il terrorismo non dovrebbe avere spazio nelle nostre società ma purtroppo continua ad agire e colpire vittime innocenti. Sparare su persone innocenti è sempre un crimine orrendo. Non esiste possibilità di riconoscimento e di dignità a chi compie attentati del genere”.
– Foto IPA Agency –