Calabria | Il record per mancata riscossione dei tributi locali

In Calabria, la difficoltà dei Comuni nel riscuotere i tributi locali raggiunge livelli preoccupanti, confermando una situazione finanziaria critica che si ripercuote sulla capacità di garantire i servizi essenziali alla popolazione. Secondo l’ultima “Relazione finanziaria sugli enti locali” della Corte dei conti, i tassi di riscossione di tasse come Imu, Tari e l’addizionale Irpef si aggirano intorno al 31-35% nel biennio 2021-2022, la percentuale più bassa registrata in Italia. Questi dati collocano la Calabria al di sotto di altre regioni problematiche come la Campania, dove le percentuali di riscossione variano tra il 40 e il 47%, e il Lazio, con tassi tra il 50 e il 57%.

La conseguenza immediata di questa inefficienza nella riscossione è l’emergere di significativi deficit di bilancio per molte amministrazioni locali. Questi buchi finanziari mettono a rischio la fornitura di servizi pubblici essenziali, compromettendo la qualità della vita dei cittadini. La differenza tra ciò che i Comuni dovrebbero incassare e quanto effettivamente ricevono si traduce in un ammanco di oltre 200 euro per abitante. Le difficoltà non si limitano alle imposte principali, ma coinvolgono anche altre entrate come le tariffe dell’acqua, le rette per asili nido e mense scolastiche, e gli affitti degli immobili comunali.

Questa situazione è parte di un problema più ampio legato all’evasione fiscale in Italia, come evidenziato anche nella “Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva anno 2023” allegata alla Nadef. A livello nazionale, il gap fiscale dell’Imu per il 2021 è stimato in circa 5,1 miliardi di euro, pari al 21,4% del gettito teorico, con una forte disparità territoriale. In Calabria, il divario tra quanto dovrebbe essere raccolto e quanto effettivamente riscosso raggiunge il 40%, un dato drammaticamente superiore rispetto al 10,9% dell’Emilia-Romagna, che rappresenta una delle regioni più virtuose.

Questa disparità evidenzia l’urgenza di interventi strutturali per migliorare l’efficienza nella riscossione dei tributi locali in Calabria, al fine di garantire una maggiore equità fiscale e la sostenibilità dei bilanci comunali. La Corte dei conti segnala la necessità di riforme mirate per affrontare un problema che, se non risolto, rischia di aggravare ulteriormente le già difficili condizioni economiche della regione.