Cronaca
Roma | Insegue l’uomo che l’ha tamponata senza fermarsi ma viene aggredita e rapinata
Brutta esperienza per una poliziotta fuori servizio, vittima di un pirata della strada che, dopo averla tamponata, è fuggito, per poi aggredirla e rapinarla. È quanto accaduto il 28 aprile scorso in via Castel di Leva, a Roma.
Secondo quanto ricostruito, mentre percorreva via Castel di Leva, la poliziotta è stata tamponata da un’altra auto, il cui conducente ha prontamente tentato la fuga. L’agente ha immediatamente girato la sua auto per inseguire l’uomo, che dopo essere stato raggiunto ha cercato invano di sfuggire con un testacoda, per poi scendere dal veicolo e aggredire verbalmente e minacciare la donna.
Nonostante l’agente si sia identificata come appartenente alla polizia di Stato, mostrando il suo tesserino di servizio, è stata aggredita dall’automobilista violento, un uomo di 30 anni, che le ha strappato il tesserino di mano, dichiarando che non gli importava nulla. Successivamente, si è introdotto nell’auto a metà busto e ha rubato due mazzi di chiavi. Quando la vittima ha tentato di aprire lo sportello per recuperare i suoi effetti personali, il 30enne ha chiuso violentemente la portiera, schiacciandole il piede, prima di fuggire.
Grazie agli accertamenti condotti sul numero di targa, l’uomo è stato individuato e arrestato dalla polizia del distretto Colombo. All’interno del porta tesserino c’erano anche 200 euro, che non sono stati recuperati dalla vittima. A seguito dell’aggressione, la poliziotta ha riportato traumi contusivi, con una prognosi di sette giorni. Il 30enne è ora accusato di rapina, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
Cronaca
Naso (ME) | Pedone investito da un furgone: trasportato in elisoccorso a Messina
Oggi pomeriggio si è verificato un grave incidente stradale in provincia di Messina. Un pedone è stato investito da un furgone vicino all’incrocio tra la Statale 113 e Ponte Naso. L’elisoccorso è intervenuto, atterrando al campo sportivo di Brolo, per trasportare il ferito al Policlinico di Messina.
Anche se le sue condizioni sembrano non essere gravi, i medici dell’ambulanza che hanno prestato i primi soccorsi sul luogo dell’incidente hanno deciso di chiamare l’elisoccorso per precauzione.
Cronaca
Bologna | Omicidio parco della Montagnola: il responsabile fermato dalla Polizia
Nella serata di ieri, intorno alle 21:00, nel parco pubblico del Pincio, vicino alla stazione centrale, un giovane tunisino di 21 anni è stato mortalmente ferito con un’arma da taglio all’addome da un’altra persona che è fuggita rapidamente dalla scena. Il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore ma purtroppo è deceduto poco dopo il suo arrivo.
Le indagini della Polizia di Stato, guidate dal Sostituto Procuratore presso il Tribunale dei Minori, dottor Simone Purgato, si sono basate principalmente su testimonianze limitate ma preziose raccolte sul posto. La Polizia Scientifica ha recuperato il possibile coltello utilizzato, frammenti di bottiglia e numerose tracce di sangue che si pensa appartengano sia alla vittima che all’aggressore.
Si ipotizza che l’omicidio sia stato il risultato di un tentato furto della bicicletta della vittima, che ha scatenato una colluttazione culminata con la morte del giovane tunisino. Durante l’aggressione, potrebbero essere intervenute altre persone che hanno cercato di bloccare l’aggressore, causandogli ferite che non gli hanno impedito di fuggire.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno raccolto prove sufficienti per emettere un mandato di fermo nei confronti di un giovane tunisino di 17 anni, con precedenti penali per rapina e spaccio. Le autorità hanno allertato le forze di polizia in tutto il paese, poiché l’assassino potrebbe tentare di fuggire da Bologna.
Nel tardo pomeriggio di oggi, la Polizia Ferroviaria ha rintracciato il sospettato in piazza delle Medaglie d’Oro e lo ha arrestato, conducendolo in un istituto penale per minorenni. Le indagini sono ancora in corso.
Cronaca
Palermo | Ruota del motociclo finisce in una buca, morto conducente
Un incidente stradale ha portato alla tragica morte di Samuele Fuschi, un uomo di 39 anni, mentre si trovava su un motociclo Honda Sh 300 lungo il viale Regione Siciliana.
Le prime informazioni indicano che il motociclo è precipitato a causa dell’imbattersi in una profonda buca sull’asfalto. Gli operatori del 118 sono intervenuti, ma purtroppo hanno dovuto constatare il decesso sul posto. Le autorità competenti, in questo caso la polizia municipale, hanno avviato le indagini.
Samuele Fuschi, residente nel quartiere Albergheria, lascia la moglie e quattro figli. Suo figlio, Alessio Fuschi, lo ricorda come un uomo straordinario, dedicato al lavoro e orgoglioso della sua famiglia. La famiglia chiede giustizia in questo momento di dolore e si prepara a dare a Samuele una degna sepoltura.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha espresso le sue condoglianze alla famiglia e ha sottolineato la necessità di indagare sull’accaduto. Lagalla ha dichiarato che l’amministrazione è consapevole delle sfide legate alla manutenzione stradale e ha assicurato che sono stati attivati cantieri per migliorare la situazione, con un impegno sia di uomini che di risorse economiche.
L’amministrazione comunale ha lavorato per recuperare anni di immobilismo e ha avviato un’attività intensa di riparazione delle strade, basata su una mappatura delle buche della città mai eseguita prima. Lagalla ha anche sottolineato che, sebbene ci siano ritardi da colmare, l’amministrazione sta lavorando incessantemente per migliorare la situazione delle strade palermitane.
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