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Calabria

Castrovillari (CS) | Morto il docente coinvolto nell’incidente di ieri


Il docente in pensione Carmine De Angelis, 68 anni, non ce l’ha fatta. La tragedia si è consumata oggi, ma è il risultato dell’incidente avvenuto ieri, quando è stato investito in via XX Settembre, a Castrovillari, e successivamente trasferito d’urgenza a Cosenza.

All’Annunziata, il prof. De Angelis è giunto in condizioni gravi dopo l’impatto con l’auto. Stamattina a Castrovillari c’è cordoglio e incredulità. Il docente era una figura rispettata e amata nella comunità. Su social media, molti hanno condiviso il loro ricordo di lui, a cominciare dall’IIS Mattei-Pitagora-Calvosa di Castrovillari. Oltre ai messaggi di vicinanza alla famiglia, molti hanno evidenziato la pericolosità delle strade come via XX Settembre.

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Reggio Calabria | Processo “Epicentro”: tre sono le indagini parallele “Malefix”, “Metameria” e “Nuovo Corso” 

Sono le tre indagini parallele – “Malefix”, “Metameria” e “Nuovo Corso” – a costituire il gravissimo quadro accusatorio del processo “Epicentro”. Il Gup ha inflitto ben 55 condanne, con pene che hanno raggiunto i 23 anni di reclusione. La Procura generale, nella requisitoria, ha sostanzialmente chiesto la conferma in blocco della sentenza di primo grado, con solo cinque rimodulazioni marginali.

Il procuratore aggiunto Walter Ignazitto, i sostituti antimafia Giovanni Calamita e Francesco Tedesco, e il procuratore generale Gerardo Dominijanni hanno sviluppato con straordinaria accuratezza i temi d’accusa nella memoria depositata in Corte d’Appello.

Il primo troncone delle indagini riguarda le tensioni all’interno delle ’ndrine di Archi (operazione “Malefix”). Già nell’aprile 2018, erano stati intercettati dialoghi tra noti esponenti della ‘ndrangheta reggina che evidenziavano le preoccupanti frizioni insorte. La tensione era così alta da minacciare gli equilibri mafiosi a Reggio Calabria. Edoardo Mangiola, conversando con il capo della cosca Libri, dichiarava la sua intenzione di tenersi lontano da queste dispute interne, consapevole del rischio di gravi conseguenze giudiziarie. Gli interlocutori comprendevano bene che il vero motivo del conflitto all’interno del gruppo di Archi era legato alle ambizioni del Molinetti di ottenere la reggenza del locale di Gallico.

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Calabria

Reggio Calabria | Lavoratori irregolari e carenze igienico-sanitarie, chiuso panificio

Durante i controlli effettuati in un panificio nella zona sud di Reggio Calabria, il titolare è stato denunciato per diverse violazioni alla normativa sul lavoro. Sono stati trovati due lavoratori non regolarmente assunti, i quali non erano stati sottoposti alla visita medica per l’idoneità alla specifica mansione e non avevano frequentato il corso di formazione obbligatorio in materia di sicurezza sul lavoro.

Inoltre, sono stati sequestrati 100 kg di prodotti da forno privi di qualsiasi informazione riguardante la tracciabilità. Sono state riscontrate gravi carenze igienico-strutturali e sanitarie che hanno comportato la chiusura d’autorità del locale.

Complessivamente, sono state comminate sanzioni penali per un totale di circa 13 mila euro e sanzioni amministrative per circa 12 mila euro, con la contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale. Trattandosi di un provvedimento in fase di indagini preliminari, restano possibili ulteriori valutazioni in sede processuale.

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Rizziconi (RC) | Sala scommesse abusiva, chiusa attività

All’interno di un bar a Rizziconi sono state riscontrate violazioni per quasi un milione di euro. Durante un controllo dei carabinieri, è stata scoperta una sala giochi abusiva con quattro slot machine perfettamente funzionanti e vari avventori intenti a giocare.

Gli accertamenti hanno rivelato l’assenza dell’iscrizione all’elenco dei soggetti possessori di apparecchi da intrattenimento, la mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti e il mancato pagamento dell’imposta sugli intrattenimenti.Inoltre, è stata emessa una sanzione amministrativa per la mancata apposizione dei titoli autorizzativi su ciascun apparecchio. Il titolare del bar è stato denunciato a piede libero per frode informatica, poiché gli apparecchi erano verosimilmente fabbricati e programmati con schede di gioco contraffatte per fini di lucro, al fine di impedire la comunicazione online delle scommesse e la corretta tassazione delle somme giocate. È stato anche riscontrato che gli apparecchi non erano collegati alla rete statale, il che comporta una maxi-sanzione tributaria per evasione d’imposta superiore agli ottocentomila euro.Questi controlli, effettuati in sinergia dall’Arma dei Carabinieri e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, permettono di contrastare l’inosservanza della normativa sulle scommesse e promuovere il gioco sicuro e responsabile. Trattandosi di un provvedimento in fase di indagini preliminari, restano possibili ulteriori determinazioni in fase dibattimentale.

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