Attualità
Ritorno alla Storia: Pizzo Celebra Re Gioacchino Murat con la Spettacolare Rievocazione Storica
Lo Sbarco Infausto, l’Arresto e la Fucilazione Rivivono nel Borgo di Pizzo Calabro
PIZZO (VV) – La storia, drammatica e affascinante, di Gioacchino Murat, Maresciallo di Francia e Re di Napoli, torna a vivere sulle coste e tra le vie del pittoresco borgo di Pizzo Calabro. Nelle giornate dal 10 al 13 ottobre, la città si è immersa completamente nelle “Giornate Murattiane” con la tradizionale Rievocazione Storica dello sbarco, dell’arresto, della condanna e dell’esecuzione di Murat.
L’evento, promosso dall’Associazione Murat ETS con il patrocinio del Comune di Pizzo, è divenuto un appuntamento fisso che attira appassionati e turisti internazionali, mantenendo viva la memoria di uno degli episodi più significativi del Risorgimento meridionale.
Il Programma: Dalla Spiaggia al Castello
Il culmine della rievocazione è stato raggiunto domenica 12 ottobre, dove la costa di Pizzo ha fatto da sfondo alla scena dello sbarco di Gioacchino Murat l’8 ottobre 1815. Dopo il tentativo fallito di riconquistare il Regno di Napoli e il tradimento delle truppe, il corteo storico si è mosso ripercorrendo le tappe che portarono alla cattura del Re.
Il momento clou si è svolto in Piazza della Repubblica e poi nel Castello di Pizzo (oggi Museo Murattiano), dove è stato messo in scena il processo sommario e l’emozionante fucilazione avvenuta il 13 ottobre 1815. Murat, celebre per la sua audacia, si rifiutò di farsi bendare, pronunciando, secondo la leggenda, la frase: “Risparmiate il mio volto, mirate al cuore, fuoco!”.
Le vie del centro storico si sono animate con un mercatino storico dell’Ottocento e centinaia di figuranti in costume, che hanno trasformato Pizzo in un palcoscenico a cielo aperto, narrando in modo vivo e partecipato gli ultimi giorni di vita di uno dei personaggi più carismatici dell’era napoleonica.
L’evento non è solo uno spettacolo, ma un profondo omaggio all’identità storica di Pizzo, un luogo indissolubilmente legato al destino finale del cognato di Napoleone.

