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Cronaca

Movida selvaggia, giovane ucciso in pieno centro a Palermo. Fermato il presunto omicida

 Un uomo è stato fermato per l’omicidio di Paolo Taormina, il ragazzo di vent’anni morto stanotte mentre – secondo una prima ricostruzione – tentava di sedare una rissa di fronte al locale che lui stesso gestiva insieme ai suoi genitori. Sono però in corso ulteriori accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio. I carabinieri sono arrivati al sospettato attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza e le testimonianze raccolte sul posto.

Il luogo del delitto, la champagneria, tra via dell’Olivella e via Spinuzza, è uno dei principali scenari della movida palermitana. Una zona che spesso già più volte in passato è stata teatro di risse e di atti di violenza. La salma del giovane è stata trasferita presso la camera ardente del Policlinico di Palermo.

LA NOTA DEI CARABINIERI

Nel tardo pomeriggio di oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, nei confronti di un giovane 28enne palermitano, ritenuto responsabile di omicidio. L’uomo era stato accompagnato nella mattinata verso le ore 13.00 presso la caserma del Comando Provinciale di Palermo per essere sottoposto a interrogatorio da parte dei magistrati della locale Procura della Repubblica. La perquisizione domiciliare eseguita poco prima dagli operanti presso la propria abitazione aveva consentito di rinvenire una pistola semiautomatica calibro 9 illegalmente detenuta. Il provvedimento di fermo odierno trae origine dalle immediate attività d’indagine – svolte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Verdi con l’ausilio del Nucleo Investigativo di Palermo – che hanno consentito di identificare e rintracciare, nel quartier Zen, il presunto responsabile dell’omicidio del ventenne, colpito mortalmente alla testa, mentre, intorno alle tre di questa mattina, era intento a lavorare in un pub di famiglia del centro storico cittadino. L’indagato sarà tradotto presso la Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli” e, nelle prossime ore, sarà interrogato dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale.

LE IMMAGINI DAL LUOGO DELL’OMICIDIO

LAGALLA “FERITA PROFONDA, LUTTO CITTADINO”

“Palermo si è svegliata oggi con una ferita profonda. L’omicidio di Paolo Taormina, un ragazzo di 21 anni, intervenuto per tentare di sedare una rissa e colpito con un colpo di pistola alla testa, è un fatto di gravità assoluta che scuote le coscienze e chiama in causa ogni persona responsabile. Palermo non può essere ostaggio di chi è convinto di ostentare forza, usando un’arma e, invece, è solo un vile criminale. Per questo, condanno con fermezza la brutale violenza che ha strappato la vita a un giovane che ha avuto il coraggio di agire, di non voltarsi dall’altra parte. Un gesto che avrebbe dovuto essere d’esempio e che invece è stato punito con la morte. Alla famiglia di Paolo, ai suoi amici, ai suoi cari va il mio più profondo cordoglio, unitamente a quello dell’Amministrazione comunale e dell’intera Città che si stringe a loro in questo momento di inatteso e profondo dolore”. Lo afferma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

“Nell’annunciare il lutto cittadino nella giornata delle esequie, confido pienamente nel lavoro degli investigatori e delle forze dell’ordine e nei risultati che potranno eventualmente pervenire dall’osservazione dei sistemi di telesorveglianza. Anche se nulla potrà restituire Paolo alla sua famiglia, l’auspicio, che è anche una richiesta forte da parte dell’intera comunità cittadina, è che i responsabili vengano identificati e consegnati alla giustizia nel più breve tempo possibile – continua Lagalla -. Tuttavia, non possiamo limitarci a reagire a fatti come questo con la sola indignazione o con lo sdegno del giorno dopo, né tantomeno con le polemiche artatamente e strumentalmente sollevate in queste circostanze. Non basta aumentare i controlli, così come è puntualmente avvenuto, se non ci interroghiamo sul perché un gruppo di ragazzi ritenga “normale” pestare un coetaneo e rispondere con un colpo di pistola a chi generosamente si adopera per difenderlo. Serve un impegno corale per colmare il vuoto educativo e la solitudine morale”.

“L’Amministrazione comunale, per quanto le compete, continuerà a produrre i propri sforzi per potenziare ulteriormente le misure di sicurezza urbana e per favorire quei processi sociali che, con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e del mondo del volontariato e del terzo settore, possano efficacemente incidere sull’educazione alla legalità e sul recupero degli spazi pubblici come luoghi di incontro e non di violenza”, conclude Roberto Lagalla.

CRACOLICI “COMMISSIONE ANTIMAFIA ALLO ZEN”

“A Palermo si continua a sparare e a uccidere, dobbiamo fermare questa mattanza. Troppe armi girano tra giovani e giovanissimi. Convocherò la commissione Antimafia allo Zen, il quartiere deve reagire. Non si può restare silenti. Chiameremo quanti potranno dare una mano a far cambiare questo quartiere”. Così il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, dopo l’omicidio del 21enne intervenuto per sedare una rissa nel centro di Palermo.

PALERMO SI INTERROGA ANCORA UNA VOLTA, IL QUARTIERE SOTTO CHOC

L’ennesimo atto di violenza a due passi dal centro di Palermo lascia la citta’ attonita, sconfortata, che si interroga sull’ennesimo atto di violenza che vede protagonisti giovani. E’ passato poco più di un anno dalla strage di Monreale. Davanti a “O Scrusciu”, questo il nome del locale che Paolo Taormina gestiva insieme ai genitori, stamattina, a poche ore dal suo omicidio, la gente passa e si sofferma, incapace di spiegarsi come sia possibile morire a 21 anni in simili circostanze. Sono coetanei della giovane vittima, residenti ma anche semplici cittadini, scossi dalla vicenda. Alle istituzioni chiedono più sicurezza, soprattutto nelle ore notturne. “Ogni sera questa zona diventa terra di nessuno – racconta un residente all’Italpress, – Fino alle 4 di mattina è il caos. Insieme ad altri residenti abbiamo fatto parecchi esposti, ma nessuno ci ha ascoltato”. Un’altra persona del posto chiede interventi immediati alle istituzioni: “Quanti altri dovranno morire ancora? Quanti sabato sera dovremo passare senza poter stare tranquilli perché qualcuno si sente libero di uscire indisturbato con un’arma?”.

Una donna passa, lascia un mazzo di fiori e si allontana. Non conosceva personalmente il giovane ma, racconta, “è una vicenda umana che mi ha colpito tantissimo: ho sentito l’esigenza di venire da semplice cittadina e portare fiori a questo ragazzo anche se non lo conoscevo. Da genitore ho paura di dire un giorno ai miei figli di andarsene da questa terra”. Qualcun altro la imita, lasciando i suoi fiori, in silenzio, davanti alla saracinesca, adesso transennata, del locale.

LE REAZIONI DELLA POLITICA

“Esprimiamo i più forti sensi di cordoglio, vicinanza e solidarietà ai genitori di Paolo Taormina, a nome del Partito Democratico della Sicilia, che si farà promotore di azioni e proposte in tutte le sedi istituzionali possibili, perché la questione giovanile e l’emergenza sicurezza diventino priorità assoluta dell’agenda politica regionale. Miti mafiosi, disprezzo per la vita e il prossimo, abuso di sostanze stupefacenti e accesso facile alle armi sfociano in violenze da metropoli americane, rendendo i nostri giovani carne da macello”. Lo dichiarano Valentina Chinnici, vicesegretaria PD Sicilia e deputata regionale all’Ars e Mari Albanese, componente della segreteria regionale con delega al welfare e disuguaglianze sociali.

“A nome mio e del gruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, esprimo il più sincero cordoglio e la più profonda vicinanza alla famiglia di Paolo Taormina, ai suoi amici e a quanti lo hanno conosciuto e amato”. Così Mario Giambona, vicepresidente del gruppo PD all’ARS.

“Una notte di violenza ha spezzato la vita di un ragazzo di appena 21 anni, colpito a morte vicino al Teatro Massimo mentre cercava di aiutare un amico. Un gesto di coraggio che racconta la parte migliore dei nostri giovani, finito nel modo più tragico”. Così Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars.

“Non possiamo più fermare l’acqua con le mani. Serve un’azione straordinaria contro la deriva della violenza giovanile e urbana. Ero già intervenuto un anno e mezzo fa con una interrogazione parlamentare che denunciava con chiarezza la crescita esponenziale della delinquenza minorile e giovanile a Palermo. Purtroppo, i fatti mi danno ragione. Oggi siamo arrivati a un punto di non ritorno: la città vive una stagione di violenza diffusa, di insicurezza e di disgregazione sociale che non può più essere ignorata”, è il commento di Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati.

I SINDACATI ORGANIZZANO UNA MARCIA SILENZIOSA PER “DIRE BASTA”

“Una marcia silenziosa per fare rumore”. Scenderanno in piazza domani con questo slogan Cgil Cisl Uil e Acli Palermo, dopo l’ennesima morte di un giovane avvenuta nella movida palermitana, per dire “basta alla violenza cittadina e al degrado sociale che sta soffocando la città ormai allo sbando”. La marcia partirà alle 20:30 da piazza Verdi per giungere fino alla Prefettura in via Cavour. “Facciamo appello ai cittadini onesti, che amano la propria città e che sperano in un futuro diverso per i nostri giovani, affinché partecipino – affermano i segretari generali Cgil e Cisl Palermo Mario Ridulfo e Federica Badami con il segretario regionale Uil Sicilia e Area Vasta Ignazio Baudo e il presidente Acli Palermo Francesco Todaro -, perché è giunto il momento di reagire concretamente e insieme. Servono azioni immediate per l’ordine pubblico, il disagio e le fragilità sociali, per la sicurezza dei cittadini, prevenzione e controllo. Regna il caos che si insinua nelle assenze come quella delle istituzioni, dei punti di riferimento, della coscienza civile e del rispetto per la vita”.

TEATRO MASSIMO E TEATRO BIONDO ANNULLANO L’ESIBIZIONE DI OGGI PER LUTTO

“Il Direttore del Teatro Biondo, Valerio Santoro, e il Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Marco Betta, d’intesa con il Sindaco della citta’ e Presidente della Fondazione Teatro Massimo, Roberto Lagalla, hanno deciso di sospendere le iniziative previste nel foyer del Teatro Massimo per l’inaugurazione del triennio di collaborazione tra le due istituzioni, che prevedeva oggi un’esibizione della Compagnia Nazionale di Danza Storica, che con immediata sensibilità si è associata all’iniziativa. L’annullamento è stato disposto in segno di lutto e profondo cordoglio per la tragica e vile uccisione di Paolo Taormina, avvenuta a Palermo nelle prime ore di oggi. Le istituzioni sono vicine allo straziante dolore della famiglia del giovane e dell’intera Comunità cittadina duramente colpita da questo drammatico episodio. Il Teatro Biondo e il Teatro Massimo, insieme al Sindaco di Palermo, rinnovano il loro impegno a promuovere, attraverso la cultura e l’arte, i valori fondamentali del rispetto, della convivenza civile e della non violenza”. E’ quanto si legge in una nota.

– foto gallery IPA Agency –

– foto di copertina xd8/Italpress –

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