Calabria
Firenze | Confiscati beni a imprenditore reggino
Confiscati beni, dal valore di circa 300mila euro, ad un imprenditore di Vinci del settore della lavorazione pelli e del cuoio. La guardia di finanza di Firenze, ha proceduto tra l’Italia e la Spagna all’esecuzione della misura di prevenzione patrimoniale a carico dell’imprenditore Cosma Damiano Stellitano, 60 anni, originario della provincia di Reggio Calabria, al quale è contestato di essere il trait d’union tra imprenditori toscani e soggetti calabresi, indicati come legati alla ‘ndrangheta. Nel processo, tuttora in corso, sono contestati i reati di associazione per delinquere, tentata estorsione, usura, riciclaggio, abusiva attività finanziaria, emissione di fatture per operazioni inesistenti, trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante del metodo mafioso e della finalità di agevolare la ‘ndrangheta. Le complesse investigazioni, hanno consentito di dimostrare, prescindendo dalla penale responsabilità che dovrà essere accertata nel processo, la “pericolosità sociale” dell’imprenditore e la sproporzione non giustificata tra i redditi dichiarati e il suo patrimonio, schermato anche attraverso meccanismi di fittizia intestazione. La ricostruzione ha prima portato al sequestro e ora alla confisca definitiva di disponibilità finanziarie su conti correnti e di un appartamento a Tenerife. Questo tramite la cooperazione internazionale instaurata tra autorità giudiziaria italiana e spagnola: il tribunale di Santa Cruz de Tenerife ha infatti emesso provvedimento di accoglimento dell’istanza di esecuzione della confisca presentata dalla Procura generale di Firenze. I beni saranno ora gestiti dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, anche in raccordo con l’omologo organismo spagnolo.