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Calabria

Catanzaro, usura, estorsione e autoriciclaggio: 3 arresti in un blitz della Guardia di Finanza

Un nuovo colpo alla criminalità organizzata è stato messo a segno dalla Guardia di Finanza di Catanzaro, che ha eseguito tre arresti nell’ambito di un’inchiesta su usura, estorsione e autoriciclaggio. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), ha portato alla luce un sistema ben strutturato di prestiti a tassi usurari e successivo reinvestimento illecito dei proventi.

Le accuse: usura, estorsione e autoriciclaggio

I tre soggetti arrestati, tutti residenti nella provincia di Catanzaro, sono accusati di aver concesso prestiti con tassi di interesse elevatissimi, arrivando in alcuni casi a superare il 200% annuo. Le vittime, in gran parte piccoli imprenditori e commercianti in difficoltà economica, erano poi sottoposte a pressioni e minacce per costringerle a restituire somme ben superiori al capitale ricevuto.

Le indagini hanno inoltre rivelato un sofisticato meccanismo di autoriciclaggio, attraverso il quale i proventi dell’usura venivano “ripuliti” mediante investimenti in attività commerciali e immobiliari, anche fuori dal territorio calabrese.

L’indagine: mesi di intercettazioni e pedinamenti

L’inchiesta è il frutto di mesi di indagini, condotte attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e appostamenti. Le forze dell’ordine hanno documentato numerosi episodi di estorsione e hanno sequestrato documentazione contabile, telefoni cellulari e denaro contante, ritenuti elementi chiave per il proseguimento dell’indagine.

La risposta delle autorità

Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro ha sottolineato come l’operazione dimostri la determinazione dello Stato nel contrastare i reati finanziari, specialmente in un momento storico in cui molte imprese sono vulnerabili a causa della crisi economica.

“La lotta all’usura e all’autoriciclaggio è una priorità – ha dichiarato – perché rappresentano un attacco diretto all’economia sana e al tessuto sociale della nostra regione.”

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