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CALABRIA

Crotone, soccorsi 65 migranti su barca a vela alla deriva

Nel primo pomeriggio di oggi, una motovedetta della Capitaneria di Porto di Crotone ha tratto in salvo 65 migranti a bordo di una barca a vela in balìa delle correnti al largo nello Ionio, a circa 60 miglia dalle coste crotonesi.

Dettagli dell’intervento

  • L’imbarcazione, con motore spento e senza controllo, è stata individuata da un’unità della Guardia costiera nel primo pomeriggio di ieri .
  • I migranti, provenienti da paesi come Iran, Afghanistan e Iraq, erano partiti circa una settimana fa dalle coste della Turchia.
  • Nonostante il mare calmo, l’ala eolica ha reso difficoltose le operazioni di trasbordo, completate senza incidenti grazie all’efficiente coordinamento tra equipaggio e pattugliatori.

Persone coinvolte

  • A bordo: 58 uomini7 donne e 4 minori non accompagnati.
  • Le Croce Rossa e la Polizia di Stato erano già pronte ad accogliere i migranti nel porto di Crotone, dove sono stati scortati verso i centri di prima accoglienza dell’hub di Sant’Anna .

Accoglienza e primo soccorso

  • Al porto, sanitari dell’ASP di Crotone hanno svolto controlli medici sull’Ufficio vulnerabilità, assistendo coloro in condizioni più fragili.
  • La Croce Rossa ha distribuito acqua fresca e ciabatte, alleviando lo stress dovuto alle temperature elevate e al viaggio estenuante .
  • In seguito all’identificazione da parte della Questura, i migranti sono stati trasferiti al Cara di Sant’Anna o a Isola Capo Rizzuto, dove verranno valutati i loro bisogni e avviati i percorsi previsti per richiesta di protezione internazionale.

Un fenomeno ricorrente

Negli ultimi anni il porto di Crotone è stato luogo di diversi soccorsi simili:
– 21 maggio 2024: 48 migranti (20 iraniani, 28 iracheni), fra cui 4 bambini, intercettati vicino a Marina di Strongoli.
– 20 luglio 2024: 65 persone salvate su un veliero alla deriva, con distribuzione di ciabatte e acqua fresca .

Le operazioni evidenziano l’importante coordinamento tra Guardia costiera, Guardia di Finanza, Croce Rossa, ASP, Questura e Prefettura per garantire interventi tempestivi e umanitari.

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