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Calabria

Reggio Calabria | Operazione “DEEP”: inquinamento falde idriche, denunce

L’operazione “DEEP”, condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, ha ottenuto risultati rilevanti nella lotta contro l’inquinamento ambientale. Questa iniziativa, avviata a luglio e conclusasi ad agosto, si è focalizzata sulla prevenzione e il contrasto dei crimini legati alla contaminazione di acqua e suolo, con particolare attenzione ai reati ambientali che affliggono la regione.

La pianificazione dell’operazione è stata frutto della collaborazione tra diverse unità dell’Arma dei Carabinieri, con il supporto del Comando Regionale Forestale e di altri enti come il Nucleo Ispettorato del Lavoro e la Capitaneria di Porto. L’attività si è concentrata su numerosi impianti di depurazione, sistemi di sollevamento dell’acqua e aree a rischio di inquinamento, oltre a esercizi produttivi vicini a zone sensibili dal punto di vista ambientale. Tra i principali obiettivi dei controlli vi erano anche le ditte specializzate in autospurgo, sospettate di condotte illegali che contribuiscono al degrado ambientale.

Nel corso dei due mesi di operazioni, sono state denunciate 42 persone per reati di natura ambientale, e sono state elevate sanzioni amministrative per un valore di circa 83 mila euro. Questi numeri evidenziano l’importanza dell’intervento delle forze dell’ordine nel contrastare pratiche che mettono a rischio non solo l’ambiente, ma anche la salute pubblica e l’economia del territorio.

L’operazione si inserisce in un più ampio impegno delle istituzioni per la difesa del patrimonio naturale, anche grazie ai fondi destinati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La salvaguardia dell’ambiente, oltre a rappresentare un imperativo etico e legale, mira a proteggere il territorio da infiltrazioni criminali, che vedono nei reati ambientali una fonte di ingenti profitti illeciti.

Sebbene l’operazione abbia già portato a risultati concreti, le indagini sono ancora in corso, e le responsabilità delle persone coinvolte saranno valutate nel contesto delle procedure legali. È possibile che ulteriori sviluppi investigativi emergano nel corso delle prossime fasi, contribuendo a chiarire ulteriormente il quadro di responsabilità.

Calabria

Crotone | Indagini su poliziotto che ha ucciso Francesco Chimirri in una colluttazione

A Crotone, un viceispettore di polizia è attualmente indagato per omicidio dopo l’uccisione di Francesco Chimirri, un 44enne, avvenuta lunedì scorso. Il procuratore della Repubblica, Giuseppe Capoccia, ha annunciato che le indagini non si limiteranno solo all’agente coinvolto, ma si estenderanno anche a tutte le persone presenti durante l’episodio, comprese quelle che hanno aggredito il poliziotto.

Secondo quanto emerso, Chimirri era a bordo di un’auto con un’altra persona quando l’agente, in borghese ma rapidamente identificatosi, è intervenuto. La situazione è degenerata in una violenta colluttazione in cui il poliziotto ha sparato tre colpi, colpendo mortalmente il 44enne. Durante l’incidente, il figlio di Chimirri, presente sul posto e testimone della scena, ha cercato di vendicare la morte del padre raccogliendo la pistola caduta dal poliziotto, ma senza riuscire a sparare.

Le autorità stanno ora approfondendo i dettagli di quanto accaduto e le dinamiche dell’evento, cercando di chiarire il coinvolgimento di tutte le persone presenti e le circostanze che hanno portato a questa tragica fatalità.

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Calabria

Incendio doloso a Gallico (RC) | Arrestato 88enne

Un anziano di 88 anni è stato arrestato a Gallico, un comune della provincia di Reggio Calabria, con l’accusa di aver appiccato un incendio a una palazzina. L’episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, quando il pensionato, con il volto coperto, ha messo in atto il gesto criminale.

I carabinieri, grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza della zona, hanno potuto ricostruire i dettagli dell’azione. L’uomo ha prima coperto le telecamere con della vernice nera e poi ha dato fuoco alla saracinesca di un garage. Le fiamme si sono propagate rapidamente, causando l’esplosione di un’auto parcheggiata e danneggiando gravemente il piano terra dell’edificio. Fortunatamente, gli abitanti della palazzina, una coppia di anziani, sono riusciti a mettersi in salvo grazie anche all’intervento tempestivo dei carabinieri e dei vigili del fuoco.

L’anziano è stato identificato grazie al suo passo claudicante, che ha tradito la sua identità. Già noto per episodi simili, è stato posto ai domiciliari. Durante la perquisizione nella sua abitazione, i militari hanno rinvenuto il materiale utilizzato per l’incendio e tracce di vernice nera sulle sue mani. Le indagini hanno rivelato che il gesto potrebbe essere stato motivato da dissidi pregressi con il proprietario dell’immobile.

Questo grave episodio ha scosso la comunità locale, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sull’integrità dei rapporti tra i cittadini.

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Attualità

Cosenza | Unical e Guardia di Finanza unite contro le frodi nelle borse di studio

GdF Cosenza

L’Università della Calabria (Unical) ha siglato un accordo con la Guardia di Finanza di Cosenza per intensificare i controlli su borse di studio e alloggi universitari, garantendo che gli aiuti economici vengano erogati esclusivamente agli studenti aventi diritto. Questa iniziativa, frutto del protocollo nazionale tra il Ministero dell’Università e la Guardia di Finanza, mira a contrastare le frodi e promuovere maggiore equità nell’accesso ai benefici. Il rettore Nicola Leone e il Colonnello Giuseppe Dell’Anna hanno sottolineato l’importanza della collaborazione per tutelare gli studenti più bisognosi e assicurare trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche.

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