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Attualità

Bologna | Giocattoli al Sant’Orsola per i bambini ricoverati, appello a donare

Il reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Sant’Orsola di Bologna si trova attualmente in difficoltà a causa della carenza di giocattoli necessari per offrire ai piccoli pazienti momenti di svago e leggerezza. In risposta a questa emergenza, l’associazione Ageop Ricerca, attiva dal 1982 e dedicata al sostegno dei bambini in cura per malattie oncologiche, ha lanciato un appello per la donazione di giocattoli sul suo profilo Facebook.

Nel post pubblicato, Ageop Ricerca sottolinea che, a causa delle norme igienico-sanitarie, possono essere accettati solo giochi nuovi. L’associazione ha specificato che per i bambini e gli adolescenti ricoverati, le distrazioni e il divertimento sono cruciali, indipendentemente dalla stagione. I giocattoli richiesti includono bambole e Barbie per le bambine, mentre per i bambini sono molto richiesti dinosauri, macchinine e figure di supereroi. Per le adolescenti, le esigenze si orientano verso smalti e trucchi, e per tutti i pazienti, i Lego sono particolarmente apprezzati e necessari.

Ageop Ricerca ha segnalato che, sebbene ci siano ancora buone scorte di giocattoli musicali, giochi di società e materiali creativi come plastilina, questi non sono sufficienti per coprire le necessità a lungo termine. Pertanto, la richiesta di Lego è particolarmente urgente, poiché questi sono molto richiesti ma anche piuttosto costosi.

L’appello dell’associazione ha lo scopo di colmare il vuoto esistente e garantire che ogni bambino ricoverato possa godere di momenti di svago e creatività durante la sua permanenza in ospedale. Chiunque desideri contribuire può fare una donazione di giocattoli nuovi o contattare l’associazione per ulteriori dettagli su come offrire il proprio aiuto.

Questo appello non solo mette in luce le esigenze specifiche del reparto, ma evidenzia anche l’importanza di un supporto comunitario per migliorare la qualità della vita dei piccoli pazienti durante i loro momenti più difficili.

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Crotone | Nuovi funzionari assegnati dal Ministero dell’Interno

La Questura di Crotone accoglie due nuovi funzionari della Polizia di Stato, con significativi cambiamenti nella sua struttura operativa. Il Ministero dell’Interno ha recentemente assegnato due nuovi commissari alla Questura, portando avanti un processo di riorganizzazione interna.

Il Commissario Dr. Giuseppe Arena, 32 anni, originario di Cosenza e laureato in Giurisprudenza, è il nuovo membro dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Arena, che ha completato il 112° corso di formazione presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma, inizierà il suo percorso operativo a Crotone con un periodo di tirocinio. Questo ufficio, cruciale per la gestione delle volanti e delle emergenze sul territorio, beneficerà della sua preparazione e delle competenze acquisite.

Il Commissario Capo Dr. Simone Quaranta, 30 anni e laureato anch’egli in Giurisprudenza, arriva dalla Questura di Torino dove operava presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Ora, sarà parte della Squadra Mobile di Crotone, apportando la sua esperienza e le sue competenze nel contrasto alla criminalità organizzata e alle indagini investigative.

Nel contesto delle recenti nomine, il Commissario Capo Dr. Davide Bitorzoli assume il ruolo di Dirigente della Squadra Mobile di Crotone, succedendo al Dr. Ugo Armano, che è stato trasferito a Roma per un incarico al Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine. Bitorzoli, con la sua vasta esperienza, guiderà ora l’unità investigativa nella lotta contro il crimine.

Inoltre, il Commissario Capo Dr. Lorenzo Manna è stato designato come nuovo Dirigente dell’Ufficio Immigrazione, rilevando il posto del Dr. Alberto Sciortino, che è stato trasferito alla Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere a Roma. Manna, con la sua esperienza pregressa, sarà responsabile per la gestione delle questioni legate all’immigrazione nella provincia di Crotone.

I nuovi arrivati sono stati accolti calorosamente dal Questore e dai loro colleghi, che hanno espresso loro i migliori auguri per il nuovo incarico e per il proseguimento del loro servizio alla comunità. Questi cambiamenti riflettono l’impegno della Polizia di Stato per un continuo miglioramento e una maggiore efficacia nelle sue operazioni sul territorio.

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Rimini | Le fiamme gialle riminesi sul podio alle “esercitazioni tecnico nautiche” di Gaeta – VIDEO

Nello stupendo scenario del Golfo di Gaeta si è svolta la 50ª edizione delle “Esercitazioni Tecnico Nautiche 2024” della Guardia di Finanza, evento che ogni anno fa convergere da tutta Italia le rappresentative dei finanzieri del contingente mare appartenenti ai vari Comandi Regionali per cimentarsi nelle discipline del nuoto “stile libero” sulla distanza dei 100 metri, salvamento con il lancio del salvagente ed il recupero del manichino e del “gran fondo” sulla distanza di 3000 metri e nella regata velica su unità navali classe laser.
I finanzieri di mare della rappresentativa del Comando Regionale Emilia Romagna, tutti appartenenti alla Stazione Navale della Guardia di Finanza di Rimini – Maresciallo ordinario MATRULLO Davide, Appuntato BALDASSARI Filippo, Finanziere IACONO Marco e Finanziere INFANTE Francesco Paolo – dal 3 al 6 settembre nello specchio d’acqua della caserma “Bausan” della Scuola Nautica, sono riusciti, dimostrando eccellenti capacità atletiche e tecnico-nautiche nelle varie discipline di specialità ove gareggiavano, ad ottenere rilevanti piazzamenti individuali, consentendo alla rappresentativa di ottenere il terzo posto su 18 Comandi.
Tale prestigioso e meritato piazzamento è sicuramente il frutto della dedizione dimostrata dai finanzieri di mare della Stazione Navale di Rimini che, nonostante i diuturni impegni lavorativi, riescono a dedicare parte del loro tempo libero alla preparazione atletica e tecnico-nautica, al fine di partecipare e gareggiare al meglio delle loro possibilità alle Esercitazioni Tecnico Nautiche del Corpo.

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Calabria | Progetto “Casea1euro” per Contrastare lo Spopolamento nei Borghi

La Calabria, come molte altre aree del sud Italia, sta affrontando una crisi demografica e infrastrutturale di grande entità. I piccoli centri abitati, spesso isolati e privi di servizi fondamentali, stanno subendo un progressivo svuotamento che ha avuto inizio negli ultimi vent’anni, trasformando profondamente il panorama regionale. La mancanza di infrastrutture e collegamenti adeguati spinge molti abitanti a lasciare le loro case e a chiudere i piccoli centri. Solo nell’ultimo anno, la Calabria ha visto la perdita di 8.460 residenti, mentre negli ultimi vent’anni il calo complessivo è stato di 173.188 persone, un numero superiore alla popolazione di Reggio Calabria, la città più grande della regione. Questo fenomeno riflette una crisi più ampia che colpisce anche altre parti del Mezzogiorno d’Italia, caratterizzata da una diminuzione demografica generale, servizi pubblici inadeguati, emigrazione giovanile e un invecchiamento progressivo della popolazione.

In risposta a questa crisi, alcuni borghi calabresi hanno avviato iniziative innovative per invertire la tendenza. Un esempio è il progetto “Casea1euro”, ispirato da esperienze simili in Sicilia( leggi l’articolo), lanciato in sette comuni calabresi: Albidona, Belcastro, Bisignano, Cinquefrondi, Maida, Platania e Rose. L’iniziativa offre immobili a un prezzo simbolico di un euro con l’obiettivo di combattere lo spopolamento e il degrado urbano. Il progetto consente ai proprietari di vecchie case di dismettere immobili non più utilizzati e incentiva gli acquirenti a ristrutturare le abitazioni, rispettando le normative sui centri storici.

Anche se il prezzo di acquisto è simbolico, le spese di ristrutturazione e notarili devono essere considerate, rendendo l’investimento complesso. Le opportunità sono presentate tramite una mappa interattiva online. Nonostante il concetto innovativo, le prime edizioni del progetto “Casea1euro” in Italia non hanno avuto un’ampia partecipazione. Tuttavia, le cose sembrano migliorare e potrebbero portare presto risultati concreti per la rivitalizzazione dei borghi calabresi.

Il progetto rappresenta un significativo tentativo di affrontare e possibilmente invertire il fenomeno dello spopolamento e della crisi abitativa che affligge la Calabria e il Mezzogiorno d’Italia.

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