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Parigi 2024 | Atleta malata dopo il tuffo nella Senna

La ripresa delle gare di triathlon misto alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata segnata da preoccupazioni riguardanti la qualità dell’acqua della Senna, dopo che una triatleta belga, Claire Michel, ha riportato problemi di salute in seguito alla competizione. Michel, che aveva concluso il triathlon femminile al 38° posto mercoledì scorso, è stata colpita da un’infezione intestinale, presumibilmente causata da Escherichia coli. La situazione ha portato il Comitato Olimpico belga a ritirare la propria squadra dal triathlon misto.

Secondo le informazioni trapelate, Michel sarebbe stata inizialmente ricoverata in ospedale, ma la conferma da parte del Comitato organizzatore di Parigi 2024 è che l’atleta ha ricevuto assistenza presso l’infermeria del Villaggio Olimpico e poi è tornata al proprio alloggio. Le ultime analisi dell’acqua della Senna hanno mostrato un miglioramento della qualità, con i risultati che ora rientrano nei parametri accettabili stabiliti dalla Federazione Mondiale di Triathlon.

Claire Michel ha espresso il suo dispiacere per la situazione attraverso i social media, confermando di essere in fase di recupero e lamentando la situazione che ha impedito alla squadra belga di competere ulteriormente. Allo stesso tempo, un atleta svizzero, Adrien Brifford, che ha partecipato al triathlon maschile mercoledì, ha mostrato sintomi simili di gastroenterite. Tuttavia, il Comitato Olimpico svizzero ha deciso di non ritirare gli atleti dalla competizione di oggi, in quanto i medici non hanno trovato prove concrete di un legame tra i sintomi e la qualità dell’acqua.

Il medico della squadra svizzera, Hanspeter Betschart, ha dichiarato di non essere in grado di stabilire una connessione tra la gastroenterite di Brifford e la gara, e non sono stati riscontrati segnali di un aumento delle malattie gastrointestinali tra gli altri atleti che hanno partecipato alla competizione.

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Marc Marquez trionfa a Misano su Bagnaia e Bastianini

Marc Marquez, in sella alla Ducati Gresini, ha vinto il Gran Premio di San Marino, in scena sul circuito di Misano. Secondo trionfo consecutivo per l’otto volte campione del mondo, che ha preceduto le Ducati Lenovo di Francesco Bagnaia, al secondo posto, e di Enea Bastianini, al terzo. In avvio di gara è caduta qualche goccia di pioggia che ha indotto molti piloti al cambio moto: Bagnaia è rimasto in pista, azzeccando la lettura della situazione. Pecco riduce così il gap in campionato da Martin a soli sette punti. Brad Binder (Ktm) e Marco Bezzecchi (Ducati Pertamina) sono rispettivamente quarto e quinto. Nell’ordine, completano la top ten Alex Marquez, Quartararo, Miller, Di Giannantonio, Pol Espargaro. Chiude quindicesimo Jorge Martin (Ducati Prima Pramac), penalizzato dal cambio moto troppo anticipato. Dopo le prime gocce di pioggia, lo spagnolo è stato il primo a rientrare ai box, ignorando la scelta del rivale Bagnaia. Sono caduti, invece, Acosta, Morbidelli e Augusto Fernandez.
– Foto Ipa Agency –

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Italia da record a Parigi, con 71 medaglie superata Tokyo

di Sonia Arpaia
I ragazzi della staffetta 4×100 mista stile libero e Martina Caironi nei 100m T63. I loro sorrisi sono il simbolo della penultima e intensissima giornata di gare ai Giochi Paralimpici di Parigi2024. Sono loro a portare gli ultimi due ori della serata, dalla Paris La Defense Arena e dallo Stade de France, e a lanciare l’Italia oltre il record di Tokyo. Le medaglie azzurre sono 71, due in più rispetto a tre anni fa, gli ori ben 24, dieci in più rispetto alla Paralimpiade giapponese. A rendere questa giornata memorabile ci hanno pensato ancora una volta il ciclismo, l’immensa Sara Morganti, il nuoto azzurro da record, fino alla gara regin dell’atletica. Così mentre Stefano Raimondi, Giulia Terzi, Xenia Francesca Palazzo e Simone Barlaam festeggiavano la medaglia d’oro nella staffetta 4×100 mista stile libero e facevano risuonare per la sedicesima volta l’Inno di Mameli nell’arena parigina del nuoto, allo Stade de France partiva la finale dei 100m T63, che si è conclusa con urla di gioia e lacrime di disperazione.
Martina Caironi si è presa l’oro già conquistato a Londra 2012 e Rio 2016, correndo in 14.16, suo migliore di stagione, ma le azzurre non sono riuscite a bissare la storica tripletta di Tokyo. In una serata “thriller”, Ambra Sabatini, campionessa paralimpica in carica, è caduta travolgendo anche Monica Contrafatto quando erano vicinissime al traguardo. “Sono ancora sotto choc, non ho capito bene cosa sia successo, stavo quasi toccando la linea del traguardo… Ne ho affrontate tante, affronterò anche questa: volevamo chiudere questa serata in bellezza, c’è dell’amaro adesso ma so che avrò altre opportunità e mi rimetterò sotto in vista di Los Angeles”, ha detto Sabatini a fine gara. “E’ incredibile, tutto può succedere e tutto è successo. Sto volando…”, ha detto la Caironi, che raggiunge così quota sette medaglie paralimpiche in quattro edizioni dei Giochi. In extremis, poi, è arrivata la notizia che la stessa Contrafatto è stata considerata terza e dunque medaglia di bronzo, a pari merito con la britannica Ndidikama Okoh.

Tornando alla Defense Arena, la giornata conclusiva ha portato anche gli ori di Stefano Raimondi nei 200 misti, quinta medaglia per lui e quarta del metallo più prezioso, e di Alberto Amodeo nei 100 farfalla S7 che chiude così con due ori e un bronzo. Infine Giulia Terzi che, dopo il bronzo nei 100 e nei 400 stile libero S7, oggi ha centrato la tripletta con il bronzo nei 50 farfalla S7. “Volevo a tutti i costi tornare a casa con una medaglia ed invece sono tre. Sono grata alla mia famiglia e ai miei allenatori, senza loro nulla sarebbe stato fattibile”, ha detto l’azzurra, che nel febbraio scorso è diventata mamma del piccolo Edoardo, e ora festeggia assieme al compagno Stefano Raimondi una giornata memorabile. “Giulia e Stefano hanno fatto batterie, finali, medaglie oggi, io e Xenia abbiamo riposato stamattina, e dovevamo fare la magia tutti e quattro. La staffetta non si vince da soli e non si perde da soli, e noi l’abbiamo vinta tutti e quattro assieme in modo perfetto. E’ stato un modo incredibile di chiudere la Paralimpiade e forse la gara più emozionante di tutte”, ha concluso Stefano Barlaam dopo la staffetta.

Nella prima parte di giornata sono arrivati due storici argenti, grazie all’immensa Sara Morganti che su Mariebelle ha conquistato l’argento nell’individual freestyle grado I, e a Federico Mestroni, Luca Mazzone e Mirko Testa che hanno portato a casa l’ottava medaglia del ciclismo con il secondo posto nel mixed team relay. “Dico sempre a me stessa che il miglior risultato a cui possa ambire è quello di migliorare me stessa e oggi con un bronzo nella prova tecnica e un argento in quella artistica credo di esserci riuscita. Dopo le due medaglie di Tokyo 2020 adesso provo grandi emozioni”, ha detto Sara Morganti. Una giornata memorabile che si era aperta con la visita del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Sono molto contenta di essere qui, credo sia straordinario avere l’occasione di ringraziare questi atleti che ci stanno dando delle soddisfazioni straordinarie e sono un grande insegnamento per tutti gli italiani, perchè raccontano una cosa molto bella, che i più grandi limiti alla fine sono soprattutto nella nostra testa. Se abbiamo la forza di superarli possiamo scoprire cose che non avremmo immaginato”, ha detto la premier ospite a Casa Italia, dove ha pranzato con alcuni atleti e una parte della delegazione italiana, accolta dal presidente del Cip Luca Pancalli. Domani calerà il sipario sulle Paralimpiadi di Parigi: in gara solo gli azzurri della canoa nel bacino di Vaires-sur-Marne.
– Foto CIP/Augusto Bizzi –

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Barelli rieletto presidente della Federnuoto

Paolo Barelli è stato rieletto presidente della Federnuoto con 14.650 voti favorevoli (77,70%) e 4.205 schede bianche (22,30%). Per Barelli, che era l’unico candidato, si tratta del settimo mandato consecutivo. Per quanto riguarda il quorum costitutivo, erano presenti 707 società di cui 263 in proprio e 444 rappresentate per delega, per un totale dell’81,45% delle società aventi diritto. “Avremo altri quattro anni di lavoro per cercare di rincorrere altri successi e avere società affiliate pimpanti, piene di partecipanti alle attività, sostegni e possibilità per poter svolgere il lavoro in condizioni migliori di oggi”, le prime parole di Barelli dopo le rielezione.
– foto Ipa Agency –

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