Catania: arrestata Grazia Santapaola, cugina del boss Nitto e moglie di Salvatore Amato. Accusata di piena operatività mafiosa

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Duro colpo alla criminalità organizzata catanese. I Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Grazia Santapaola, figura di spicco e donna di potere all’interno del contesto mafioso cittadino.

L’operazione è stata condotta nell’ambito di una complessa inchiesta coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, con l’accusa per la donna di associazione mafiosa.


Il Ruolo di Potere Oltre i Legami di Sangue

Grazia Santapaola non è solo un nome legato alla storica famiglia mafiosa. È cugina di Nitto Santapaola, ergastolano e capomafia storico di Catania, ed è moglie del boss Salvatore Amato. Tuttavia, le indagini della Procura e del ROS avrebbero evidenziato un ruolo ben più attivo della donna all’interno del sodalizio criminale.

Secondo la tesi accusatoria, la Santapaola “non avrebbe agito semplicemente come moglie e parente di vertici del sodalizio”, ma avrebbe “volutamente rivestito il ruolo di associata”.

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Le prove raccolte, che hanno portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, suggeriscono la “piena operatività mafiosa della donna”, la quale avrebbe esercitato attivamente il potere mafioso derivante dalla sua posizione di appartenenza alla “famiglia di sangue”, gestendo affari e dinamiche interne al clan.


Le Implicazioni per il Clan Santapaola-Ercolano

L’arresto di Grazia Santapaola è un fatto di notevole importanza, poiché conferma come le donne all’interno delle organizzazioni criminali non siano più relegate a ruoli marginali o di semplice supporto logistico, ma possano ascendere a posizioni di potere decisionale e operativo, soprattutto in un contesto come quello del clan Santapaola-Ercolano.

L’inchiesta prosegue per delineare con maggiore precisione la rete di attività gestite dalla donna e le modalità con cui esercitava il suo “potere mafioso”.

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