Ndrangheta la più temuta, ma la mafia non impressiona più: rischio assuefazione in Italia

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La ‘ndrangheta si conferma l’organizzazione criminale più temuta dagli italiani, ma il dato più preoccupante che emerge dalle recenti rilevazioni è un senso di crescente rassegnazione e assuefazione della popolazione nei confronti della criminalità organizzata.

È questa la fotografia scattata dall’ultimo sondaggio Demos-Libera, che analizza la percezione sociale delle mafie e della corruzione in Italia. I risultati evidenziano come le cosche calabresi siano ancora in cima alle preoccupazioni, ma il fenomeno criminale sia ormai percepito da molti come una “normalità” con cui convivere.


La ‘Ndrangheta Resta in Cima alle Preoccupazioni

I dati del sondaggio confermano la ‘ndrangheta come la mafia che incute maggiore timore tra gli italiani:

  • Circa il 28% degli intervistati la considera la mafia più pericolosa e temibile, un dato in leggero aumento rispetto alle precedenti rilevazioni. La percezione riflette la sua espansione e la sua profonda infiltrazione nell’economia legale su scala nazionale e internazionale.
  • Anche la Camorra e la Mafia Cinese mostrano una crescente preoccupazione, superando in alcune indagini la tradizionale Cosa Nostra, a causa della loro maggiore “invisibilità” e del legame con nuovi settori economici.

Mafia e “Colletti Bianchi”: L’Infiltrazione Invisibile

Il sondaggio mette in luce come la percezione della mafia sia profondamente cambiata: non è più vista solo come violenza da strada, ma come una realtà sofisticata e radicata:

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  • Oltre la metà (circa il 54%) degli intervistati ritiene che la mafia sia sempre più intrecciata con il mondo dei “colletti bianchi”, dei professionisti e dei contesti di potere economico e politico.
  • Questa infiltrazione invisibile nell’economia legale e nelle istituzioni è considerata il vero punto di forza delle mafie moderne e la ragione della loro persistente potenza.

Il Pericolo dell’Assuefazione e della Rassegnazione

Il dato più allarmante per gli analisti di Demos e per l’associazione Libera è il rischio di normalizzazione del crimine.

  • Molti italiani (circa il 40%) ritengono che la mafia sia meno violenta rispetto al passato. Questa minor percezione di violenza contribuisce a rendere il fenomeno criminale meno “sconvolgente” e più “normale”, favorendo l’assuefazione.
  • Questo atteggiamento rassegnato o indifferente, secondo gli esperti, è il vero nemico della lotta alle mafie, poiché indebolisce la capacità di reazione della società civile e delle istituzioni.

Confiscation Il Ruolo Cruciale della Confisca dei Beni

Per quanto riguarda gli strumenti di contrasto, l’opinione pubblica si concentra sulla confisca dei beni:

  • Una percentuale molto alta di cittadini (circa l’84%) considera la confisca dei beni come lo strumento più efficace per combattere le mafie. Il sequestro del patrimonio è visto come il modo migliore per colpire il cuore economico delle organizzazioni criminali.
  • Tuttavia, emerge anche la percezione che l’intero processo di gestione e riutilizzo dei beni confiscati sia “troppo costoso per lo Stato” o troppo complesso, un’idea che rischia di rallentare o sminuire l’efficacia di questa pratica fondamentale per il ripristino della legalità.

In sintesi, l’Italia teme la potenza finanziaria della ‘ndrangheta, ma non è più scossa da essa. La sfida cruciale per il futuro non è solo reprimere la criminalità, ma combattere la crescente indifferenza che rischia di trasformare l’illegalità in una componente accettata della vita pubblica e privata.

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