L’EUR celebra l’arte: l’archivio di Stato ospita in permanenza “Lettere in Memoria” di Lorenzo Marini

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 Il quartiere dell’EUR, già sede di una mostra dedicata al suo lavoro, rafforza il legame con l’artista e caposcuola della Type ArtLorenzo Marini. L’Archivio Centrale dello Stato ospita da qualche giorno in esposizione permanente la nuova opera monumentale di Marini, intitolata “Lettere in Memoria”. Realizzata appositamente per l’istituzione, l’opera celebra il valore culturale e simbolico della scrittura come deposito inesauribile di conoscenza, memoria e trasformazione.


“Lettere in Memoria”: Un Paesaggio Tipografico Stratificato

L’opera di Marini non è solo un’installazione, ma un ponte visivo tra il passato documentato e il presente da registrare.

Dimensioni e Composizione

Il lavoro si sviluppa su un formato imponente di 6 metri per 2,50, attraversato da 240 lettere che compongono un paesaggio tipografico vibrante e stratificato.

L’opera è strutturata in due sezioni complementari:

  • A sinistra: Le “lettere archiviate” sono rappresentate con toni più chiari e sospesi. Questa sezione evoca il sedimentarsi del tempo e la vasta memoria istituzionale custodita dall’Archivio.
  • A destra: Il “presente da archiviare” è reso con colori più vivi e intensi. Questa parte simboleggia le storie contemporanee, le narrazioni ancora da registrare e la vita pulsante destinata a diventare storia.

Attraverso l’uso di alfabeti diversi – dalle scritture storiche ai caratteri moderni, dalle tracce manoscritte ai linguaggi digitali – Marini rende omaggio alle molteplici sedimentazioni culturali che l’Archivio custodisce.


Il Riconoscimento dell’Artista e del Cittadino

Lorenzo Marini, artista italiano che lavora tra Milano, Los Angeles e New York e fondatore della corrente Type Art (nata nel 2016 al Palazzo della Permanente di Milano), ha espresso grande onore per la collocazione dell’opera.

“È un onore come artista esporre all’Archivio di Stato ed è un privilegio come cittadino celebrare il ruolo culturale di questo scrigno della memoria permanente,” ha dichiarato Marini.

“Lettere in Memoria” si afferma così come un’installazione che invita il pubblico a riflettere sul ruolo dell’archiviazione non solo come dovere burocratico, ma come gesto profondamente culturale e civile.

Un Percorso Artistico Internazionale

L’esposizione permanente all’Archivio Centrale dello Stato aggiunge un nuovo e significativo tassello al percorso internazionale di Marini. Dopo studi di Architettura a Venezia e una formazione con Emilio Vedova, l’artista ha esposto in contesti di prestigio da Miami a New York, da Parigi alla Cina, fino alla Biennale di Venezia. Recentemente, nel 2025, ha partecipato alla Biennale d’Arte per la sostenibilità Cop30 in Brasile e ha collocato un’opera permanente alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma.