Proseguono senza sosta le ricerche di Tatiana Tramacere, 27 anni, residente a Nardò (provincia di Lecce), scomparsa dal 24 novembre. Le autorità stanno concentrando le attività investigative nel tentativo di ricostruire gli ultimi spostamenti della giovane e di rintracciarla al più presto; nel frattempo la Procura di Lecce ha aperto un fascicolo d’indagine nell’ambito della scomparsa, con l’ipotesi accusatoria — riportata da alcuni organi di stampa — di istigazione al suicidio. Fonti vicine alla famiglia precisano però che i genitori e i familiari sono stati «solo informati» dell’inchiesta e non hanno ricevuto alcuna notifica formale sull’apertura del procedimento.
Nelle scorse ore gli investigatori hanno sequestrato il telefono cellulare di un uomo di 30 anni che, secondo quanto emerso finora, avrebbe incontrato Tatiana la sera del 24 novembre ed è al momento indicato come l’ultima persona ad averla vista. Gli inquirenti stanno esaminando il contenuto del dispositivo per verificare l’eventuale presenza di messaggi, chiamate o elementi utili a ricostruire i rapporti tra i due e la dinamica della serata.
È stato inoltre confermato che la 27enne aveva acquistato biglietti per raggiungere Brescia, dove vive il suo ex fidanzato; tali titoli di viaggio però non risulterebbero mai utilizzati, dettaglio che ha alimentato ulteriori verifiche sulla reale destinazione e sugli spostamenti successivi alla serata del 24 novembre.
A parlare apertamente della vicenda è stato il fratello di Tatiana, Vladimir Tramacere, che in un’intervista al Tg3 ha escluso l’ipotesi dell’allontanamento volontario: «Io non lo so cosa sia successo — ha detto — sicuramente non è un allontanamento volontario e la preoccupazione a casa è grande». Vladimir ha inoltre descritto Tatiana come «serena e vivace ultimamente, felice, la Tatiana di sempre», confermando lo stato di apprensione della famiglia e la speranza che la giovane possa essere ritrovata al più presto.
Le ricerche sono condotte dalle forze dell’ordine locali con il supporto delle strutture investigative competenti: gli accertamenti riguardano ascolti, analisi dei dispositivi elettronici sequestrati, verifiche sui tabulati e ricognizioni sui luoghi frequentati dalla giovane. Per ragioni di riserbo e per non compromettere l’attività investigativa, gli inquirenti mantengono riservati molti dettagli dell’indagine, ma invitano chiunque abbia informazioni utili a mettersi in contatto con le autorità.
La vicenda richiama l’attenzione anche sui profili umani e sociali legati alle sparizioni di persone adulte: la famiglia chiede riservatezza e sostegno, mentre la comunità locale e i conoscenti di Tatiana hanno avviato iniziative di mobilitazione per mantenere viva l’attenzione sul caso.
Le autorità ricordano che la tempestività delle segnalazioni può fare la differenza: chiunque abbia visto la ragazza dopo il 24 novembre o abbia elementi utili è pregato di contattare immediatamente i carabinieri della stazione locale o la Procura della Repubblica di Lecce.
