Le forze di difesa aerea russe hanno riportato un’intensa attività notturna, annunciando di aver intercettato e distrutto un totale di 32 droni ucraini ad ala fissa su diverse regioni della Federazione Russa e sul Mar d’Azov. L’attacco, avvenuto tra la notte del 30 novembre e la mattina del 1° dicembre, rappresenta uno dei più coordinati in termini di diffusione geografica.
Il Dettaglio degli Abbattimenti
Il Ministero della Difesa russo ha fornito un resoconto dettagliato delle intercettazioni, specificando che l’azione della difesa aerea si è svolta tra le 23:30 (ora locale) del 30 novembre e le 7:00 del 1° dicembre.
La distribuzione dei 32 droni abbattuti è stata la seguente:
- Regione di Belgorod: 4 droni
- Regione di Bryansk: 4 droni
- Regione di Krasnodar: 4 droni
- Regione di Novgorod: 4 droni
- Regione di Rostov: 4 droni
- Mar d’Azov: 3 droni (sulle acque)
- Regione di Leningrado: 3 droni
- Regione di Voronezh: 2 droni
- Regione di Volgograd: 1 drone
- Regione di Kursk: 1 drone
- Regione di Smolensk: 1 drone
- Regione di Tula: 1 drone
Un Attacco Vasto e Coordinato
Il bilancio totale di 32 droni intercettati in una sola notte evidenzia la crescente capacità dell’Ucraina di condurre attacchi di saturazione a lungo raggio contro obiettivi all’interno del territorio russo. La dispersione dei droni su ben dodici diverse regioni, che spaziano dal confine occidentale (Bryansk, Belgorod) fino al Mar d’Azov e all’entroterra (Novgorod, Volgograd), suggerisce un’operazione complessa volta a colpire simultaneamente infrastrutture militari o energetiche in aree distanti tra loro.
Il Ministero della Difesa russo non ha specificato se vi siano stati danni o vittime a terra a seguito degli abbattimenti o degli eventuali droni non intercettati, limitandosi a confermare il successo dei sistemi di allerta nella neutralizzazione della minaccia aerea.
