Svolta clamorosa nel controverso caso della “famiglia del bosco” di Palmoli. L’avvocato Giovanni Angelucci, legale dei coniugi Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, ha annunciato di aver rimesso il mandato difensivo. La decisione, maturata dopo una serie di rifiuti da parte dei suoi assistiti nei confronti delle proposte di aiuto e sostegno, è stata comunicata tramite una nota ufficiale.
L’Incrinarsi del Rapporto di Fiducia
L’avvocato Angelucci ha espresso profondo rammarico per la scelta, che ha definito “l’ultima che un professionista serio vorrebbe adottare”. La base del suo allontanamento risiede nelle “troppe pressanti ingerenze esterne” che, a suo dire, hanno incrinato la fiducia fondamentale nel rapporto professionale.
“Negli ultimi giorni i miei assistiti hanno ricevuto troppe pressanti ingerenze esterne che hanno incrinato la fiducia posta alla base del rapporto professionale che lega avvocato e cliente,” ha spiegato il legale.
Rifiutate Abitazioni e Ristrutturazione Gratuite
Il punto di rottura decisivo è arrivato con il rifiuto categorico dei coniugi Trevallion-Birmingham di accettare soluzioni logistiche e tecniche ritenute “imprescindibili” per la preparazione di un efficace ricorso difensivo.
- Rifiuto delle Abitazioni: L’avvocato aveva individuato due diverse soluzioni abitative offerte gratuitamente: una proposta dal Sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, e un’altra messa a disposizione da un imprenditore della ristorazione di Ortona originario di Palmoli. Entrambe le ipotesi non sarebbero andate bene ai coniugi, che hanno fatto saltare gli incontri per la visione delle case.
- Rifiuto della Ristrutturazione: I coniugi hanno respinto anche il progetto di ristrutturazione straordinaria del casolare dove vivono. Nonostante una ditta (Ssap San Salvo Appalti Spa) si fosse offerta di eseguire i lavori a sue cure e spese e il progetto fosse già stato predisposto dal tecnico di fiducia, il signor Trevallion ha ritenuto i lavori “troppo invasivi e impattanti” e si è rifiutato di firmare i documenti necessari.
“Non Posso Impostare una Difesa Monca”
Angelucci ha sottolineato che aveva anche preso appuntamento con una psicologa psicoterapeuta infantile per fornire supporto tecnico-scientifico, elemento ritenuto vitale in vista del futuro giudizio.
“Dal momento che per il sottoscritto difensore i predetti passaggi logistici e tecnici erano e sono imprescindibili ai fini della predisposizione del ricorso per reclamo in scadenza… ho ritenuto doveroso e necessario rinunciare al mandato difensivo, non potendo in tutta coscienza e nel rispetto della deontologia professionale impostare una difesa monca e non aderente alla linea difensiva che avevo indicato e concordato già da tempo con i miei assistiti.”
Nonostante la dolorosa rottura professionale, l’avvocato Angelucci ha voluto concludere la sua nota con un messaggio di affetto e sostegno per la famiglia: “Resto comunque a disposizione per ogni necessità e chiarimento e supporterò fino alla fine questa splendida famiglia… Auguro a tutti loro buona vita e auspico possano trovare quella pace e serenità tanto agognate, che possono essere raggiunte solo smussando gli angoli e spalancando mente e cuore.”
