I Carabinieri arrestano un 78enne per estorsione

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria e della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 78 anni, indagato per plurime condotte di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore edile del comprensorio.

Secondo gli accertamenti coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, le richieste estorsive andavano avanti da anni: l’indagato avrebbe preteso una percentuale — indicata dagli inquirenti attorno al 6% sul valore degli appalti — e la vittima, esasperata, avrebbe corrisposto nel tempo somme che si avvicinano complessivamente ai 30.000 euro.

L’attività investigativa è partita dalla denuncia dell’imprenditore e si è sviluppata con metodologie classiche d’indagine, intercettazioni e servizi di osservazione che hanno permesso di ricostruire le condotte estorsive e di ottenere dal Gip l’ordinanza cautelare su richiesta della Procura. L’arrestato — riferiscono i comunicati — è stato tradotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria (Arghillà). 

Nel corso dell’operazione i militari hanno sottolineato l’importanza della collaborazione della vittima, che ha deciso di denunciare solo dopo anni di subìti episodi intimidatori e di pressioni che le impedivano di lavorare liberamente nei cantieri della zona. Le indagini proseguiranno per verificare eventuali collegamenti e responsabilità ulteriori. 

La vicenda è stata definita dalla Dda «connotata dal metodo mafioso», aggravante che inquadra le richieste estorsive non come episodi isolati ma come espressione di imposizione e controllo su attività economiche del territorio. I Carabinieri hanno ribadito l’impegno a contrastare questi fenomeni e hanno invitato chi subisca pressioni o minacce a rivolgersi alle forze dell’ordine.