Ancora un episodio di violenza nei confronti degli operatori sanitari, questa volta al Centro di salute mentale della Maddalena, a Trieste. Un utente ha inveito contro il personale per poi lanciare alcune sedie, colpendo un’infermiera e costringendola a ricorrere alle cure del pronto soccorso.
A denunciare l’accaduto è il segretario regionale della Fials, Fabio Pototschnig, che ha sottolineato la gravità dell’episodio, definendolo l’ennesima aggressione all’interno di un presidio di cura. Secondo quanto riferito, la vittima ha ricevuto una prognosi di cinque giorni per le lesioni riportate.
Pototschnig ha ribadito la necessità di adottare misure più efficaci per la tutela del personale: “Oltre al pronto soccorso, anche i servizi del Dipartimento di salute mentale sono luoghi dove le aggressioni sono ancora troppo frequenti. È necessario che l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina metta in atto tutte le tutele necessarie affinché i dipendenti non debbano lavorare con la paura di essere aggrediti”.
Il segretario ha infine evidenziato l’impatto psicologico che simili episodi possono avere su chi li subisce, spiegando che “subire un’aggressione sul posto di lavoro è un evento grave, che lascia conseguenze emotive profonde. Ti rendi conto di essere vulnerabile, e la paura che possa accadere di nuovo non ti abbandona facilmente”.
