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Museo Archeologico Nazionale di Crotone: un ponte tra passato millenario e trove future

Il Museo Archeologico di Crotone, inaugurato nel 1968, raccoglie l’eredità dell’antico Museo Civico fondato nel 1909 grazie a collezionisti locali come Albani, Lucifero e Sculco, che decisero di salvaguardare e valorizzare i reperti rinvenuti in Calabria.

Un racconto cronologico e tematico

Suddiviso su due piani, il museo offre un percorso completo:

  • Piano terra: ripercorre la fondazione di Kroton tra VIII–VII sec. a.C., con focus su medicina, atletica, filosofia e l’archeologia urbana (necropolis di Carrara) .
  • Primo piano: esplora insediamenti limitrofi (Krimisa, Petelia, Makalla) e culti religiosi, in particolare il santuario di Hera Lacinia a Capo Colonna e i suoi tesori d’oro e bronzo .

Significative acquisizioni recenti, come l’askòs a forma di sirena dal Getty Museum (V sec. a.C.) e la museruola da parata da Vigna Nuova (IV sec. a.C.), arricchiscono ulteriormente il patrimonio crotonese.


Verso la “Kroton che verrà”

Negli ultimi anni il museo ha intrapreso un significativo percorso verso il futuro, nell’ambito del progetto Kroton Lab: con l’adozione di tecnologie 3D, app mobile, realtà aumentata/virtuale, tavolette interattive e contenuti multimediali su misura per bambini, adulti ed esperti, si punta a rendere il patrimonio accessibile, immersivo, vivace e inclusivo .

Il progetto Antica Kroton Futura, promosso da Comune e Mibact, ha aperto cantieri archeologici nei luoghi urbani più emblematici: via Acquabona, Parco Pignera, Castello Carlo V, Capo Colonna. Coinvolgendo studenti e la cittadinanza, l’iniziativa ha l’obiettivo di attivare un laboratorio permanente di rigenerazione urbana ispirandosi all’identità magnogreca .

I prossimi sbocchi includono l’inaugurazione del cantiere di Gravina, visitabile da cittadini e turisti, e la presenza del progetto all’Expo di Osaka 2025, con un lungo ciclo di eventi, reading e mostre locali prima della partenza.


Un museo ponte tra tempi

Il connubio tra tradizione e innovazione identifica il Museo di Crotone come:

  1. Custode di una memoria millenaria, grazie a collezioni d’eccellenza.
  2. Centro di innovazione digitale, con esperienze immersive e fruibili anche da remoto.
  3. Motore progettuale locale, con cantieri urbani, formazione e rigenerazione culturale diffusa.
  4. Vetrina internazionale, proiettata con fierezza verso l’Expo di Osaka.

Prospettive per la Kroton che verrà

  • Magna Grecia Park: un archeodromo esperienziale ispirato al passato ellenico, attualmente in fase di progettazione territoriale .
  • Centro di conservazione e ricerca: nel complesso della Scuola San Francesco sorgerà un laboratorio per inventariazione, restauro e deposito di oltre 12.000 reperti 

Il Museo Archeologico Nazionale di Crotone è molto più di un contenitore di reperti: rappresenta un crocevia tra il patrimonio culturale del passato e una visione futura di rigenerazione urbana, formazione e attrazione internazionale. Con iniziative innovative, tecnologia immersiva e apertura al pubblico, Crotone si propone come città che rinnova le proprie radici per creare un futuro ricco di sapere, bellezza e progresso.

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