Catanzaro, Bruni (PD): ‘Interruzione volontaria di gravidanza, la Regione garantisca un diritto sancito dalla legge

La consigliera regionale del Partito Democratico, Amalia Bruni, ha rivolto un appello urgente alla Giunta Regionale attraverso un’interrogazione scritta: è necessario garantire su tutto il territorio calabrese l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), tutelato dalla Legge 194/78.

Criticità evidenziate da Bruni

  • In Calabria, l’elevata percentuale di medici obiettori (oltre il 80% in alcune aziende ospedaliere) ostacola l’accesso all’IVG nei tempi previsti dalla legge, creando un grave problema di disuguaglianza geografia e sociale.
  • Solo pochi presidi pubblici garantiscono il servizio, con personale non obiettore insufficiente, portando a ritardi incompatibili con i limiti di legge.
  • Le donne, soprattutto quelle in condizioni economiche fragili o residenti nelle aree interne, sono esposte a spostamenti forzati o rinvii al di fuori dei 90 giorni previsti .

Le richieste alla Regione

  1. Mappatura dettagliata dei presidi che erogano IVG, con dati su personale non obiettore, orari e continuità del servizio;
  2. Interventi strutturali e concreti per rendere uniforme l’accesso al diritto in tutta la Calabria;
  3. Politiche attive per attrarre personale medico non obiettore, anche tramite incentivi e preferenze nei concorsi regionali;
  4. Istituzione di un sistema simile a quello siciliano, con riserva di posti IVG per medici non obiettori.

La cornice normativa nazionale

La Legge 194/1978 tutela il diritto all’IVG, prevedendo obbligo per le strutture sanitarie pubbliche di garantire il servizio – anche superando l’obiezione – e il rispetto del periodo legale fino a 90 giorni di gravidanza (o oltre in casi terapeutici). L’art. 9 consente l’obiezione di coscienza, ma impone il dovere di garantire comunque la procedura, anche in caso di emergenza vitale.

Il messaggio di Bruni

Bruni esorta la Regione a superare l’approccio emergenziale e a dotare la Calabria di una rete strutturata e capillare: “È tempo che anche la Calabria si assuma le proprie responsabilità” – dichiarazione replicata nelle testate locali