Attualità
Il Consiglio Ue ha approvato le conclusioni della Cce sulle politiche per i rifugiati

Oggi il Consiglio europeo ha approvato le conclusioni su una relazione della Corte dei conti europea (Cce) mirata a valutare l’azione della politica di coesione a sostegno dei rifugiati ucraini in Europa. Lo riferisce una nota del Consiglio Ue.
Per affrontare le sfide migratorie causate dalla guerra in Ucraina, l’Ue ha gradualmente adattato le norme della politica di coesione adottando l’Azione di coesione per i rifugiati in Europa (Care). La Cce ha esaminato se gli Stati membri abbiano utilizzato efficacemente Care e i fondi disponibili della politica di coesione per rispondere alle esigenze dei rifugiati, concludendo che Care ha effettivamente aiutato gli Stati membri a utilizzare i finanziamenti disponibili della politica di coesione per affrontare la crisi.
Tuttavia, la Cce ha anche rilevato che il monitoraggio dei finanziamenti della politica di coesione non copre l’intero sostegno e l’utilizzo di Care e ha raccomandato che, qualora la Commissione dovesse preparare proposte per nuove misure o modifiche relative alla crisi, dovrebbe garantire che vi sia un sistema di monitoraggio adeguato con i dati necessari per valutarne l’efficacia.
Nelle sue conclusioni, il Consiglio ricorda i tre regolamenti sull’azione di coesione per i rifugiati in Europa (Carea, Care Plus e Fast-Care), che hanno aumentato la flessibilità, la liquidità e la semplificazione della politica di coesione per i quadri finanziari pluriennali (QFP) 2014-2020 e 2021-2027 e hanno reso più facile per gli Stati membri finanziare progetti volti ad affrontare le sfide migratorie derivanti dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.
Il Consiglio concorda, tuttavia, con la conclusione della Corte secondo cui vi è il rischio che il ricorso ripetuto alla politica di coesione per affrontare le crisi possa influire sul suo obiettivo strategico primario di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale tra le regioni europee. Infine, il Consiglio invita la Commissione a garantire l’istituzione di un adeguato sistema di monitoraggio, qualora dovesse elaborare nuove misure o modifiche relative alle crisi, in modo da disporre dei dati necessari per valutarne l’efficacia. La Commissione dovrebbe in particolare puntare a un sistema di monitoraggio proporzionato che consenta una risposta rapida ed eviti eccessivi oneri amministrativi.
-Foto IPA Agency-
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