Cronaca

Netanyahu: “Israele intensificherà i combattimenti”

Dopo settimane di negoziati e pressioni internazionali, l’ostaggio israelo-americano Edan Alexander è stato consegnato da Hamas alla Croce Rossa Internazionale. La liberazione è avvenuta nelle ultime ore nella Striscia di Gaza, dove il giovane era detenuto dal 7 ottobre 2023, giorno del massiccio attacco del gruppo islamista contro Israele.

Secondo fonti della Croce Rossa, Alexander è stato preso in consegna in buone condizioni di salute ed è ora in viaggio verso Israele, dove riceverà cure mediche e supporto psicologico prima di ricongiungersi alla famiglia. Il 20enne, ex soldato con doppia cittadinanza israeliana e americana, era diventato simbolo della campagna internazionale per la liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas.

Nonostante la svolta umanitaria, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che “Israele non rallenterà le operazioni militari”. In una dichiarazione rilasciata poco dopo la liberazione di Alexander, Netanyahu ha affermato: “Apprezziamo ogni vita salvata, ma continueremo a colpire Hamas fino a smantellare le sue capacità militari e liberare tutti gli ostaggi”.

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno intanto intensificato le operazioni nel nord e nel centro della Striscia di Gaza, mentre continuano i bombardamenti su obiettivi ritenuti strategici per il gruppo islamista. Le tensioni rimangono altissime, e la comunità internazionale teme un’escalation che possa compromettere ogni possibilità di cessate il fuoco.

Nel frattempo, Washington ha accolto con sollievo la notizia del rilascio di Edan Alexander, sottolineando tuttavia la necessità di ulteriori sforzi per il rilascio degli altri ostaggi. Il presidente Joe Biden ha dichiarato: “Non ci fermeremo finché tutti gli americani e gli altri ostaggi non saranno a casa, sani e salvi”.

La situazione resta drammatica sul terreno, ma la liberazione di Alexander rappresenta un momento di speranza in un conflitto che non accenna a fermarsi.