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Scomparsa di Koyo Kouoh, curatrice della 61ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia

La Biennale di Venezia ha appreso con profondo dolore la notizia della morte improvvisa e prematura di Koyo Kouoh, curatrice della sessantunesima Esposizione Internazionale d’Arte, avvenuta oggi all’età di 58 anni. Kouoh era una delle figure più influenti nel panorama dell’arte contemporanea e stava lavorando con passione alla Biennale Arte 2026, di cui era stata nominata curatrice a dicembre 2024.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso il suo cordoglio in una nota, sottolineando la grande perdita che questa scomparsa rappresenta per il mondo dell’arte contemporanea. “La sua mancanza lascia un vuoto nel mondo dell’arte contemporanea: la mia vicinanza a famiglia, amici, collaboratori e colleghi”, ha scritto Meloni.

Chi era Koyo Kouoh? Nata il 1° gennaio 1967 a Douala, in Camerun, Koyo Kouoh si trasferì con la sua famiglia a Zurigo, in Svizzera, all’età di tredici anni. Questo spostamento segnò l’inizio del suo percorso internazionale, che la portò a diventare una delle principali promotrici dell’arte contemporanea africana. La sua visione curatoriale e il suo impegno sono stati fondamentali per l’evoluzione della scena artistica globale.

Kouoh avrebbe dovuto presentare il titolo e il tema della 61ª Esposizione Internazionale d’Arte il prossimo 20 maggio a Venezia, ma la sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto impossibile da colmare. La Biennale di Venezia ha dichiarato che la sua morte ha lasciato un “vuoto immenso” nel mondo dell’arte contemporanea, un vuoto che riguarda anche la comunità internazionale di artisti, curatori e studiosi che hanno apprezzato il suo straordinario impegno intellettuale e umano.

L’intera Biennale di Venezia si stringe alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con Koyo Kouoh un percorso di ricerca e di pensiero critico sull’arte contemporanea.