Varese, 17 marzo 2025 – La Guardia di Finanza di Varese ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Vicenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di una società vicentina coinvolta in una frode legata ai cosiddetti “bonus edilizi”. Le agevolazioni fiscali, destinate alla detrazione delle spese per il recupero e il restauro degli edifici o il risparmio energetico, sarebbero state sfruttate in modo illecito attraverso la creazione di documentazione falsa.
I Finanzieri del Nucleo PEF Varese, inizialmente coordinati dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio e successivamente da quella di Vicenza, hanno scoperto due imprese di comodo utilizzate per accumulare fraudolentemente crediti d’imposta per oltre 2 milioni di euro. Questi crediti derivavano da lavori edilizi inesistenti, per i quali figuravano come committenti 19 persone fisiche ignare di essere coinvolte nella frode.
Le indagini hanno rivelato che nessuno dei 19 proprietari di appartamenti o inquilini conosceva le due aziende coinvolte o i loro amministratori. In alcuni casi, i cittadini coinvolti non risultavano neanche proprietari di immobili; in altri, erano effettivamente titolari di abitazioni, ma diverse da quelle dichiarate nelle pratiche trasmesse all’Agenzia delle Entrate.
I crediti d’imposta fittizi, accompagnati da documentazione fiscale falsa, erano stati caricati nei cassetti fiscali delle due società con l’aiuto di professionisti abilitati (estranei alla truffa). Ciò avrebbe permesso alle aziende di compensare direttamente i crediti o cederli a terzi, ottenendo un indebito vantaggio economico.
Grazie all’intervento tempestivo della Guardia di Finanza e della Procura di Vicenza, il G.I.P. del Tribunale ha emesso un decreto di sequestro preventivo dei crediti falsi, bloccando nel cassetto fiscale di una delle società coinvolte un importo di oltre 720 mila euro. I quattro amministratori delle aziende sono stati denunciati a piede libero per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis del Codice Penale).
L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nella tutela della legalità economico-finanziaria, contrastando le frodi in materia di agevolazioni fiscali per proteggere l’economia sana del Paese e garantire equità per famiglie e imprese operanti nella legalità.
Si ricorda che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna. La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla competente Procura della Repubblica di Vicenza, nel rispetto del Decreto Legislativo n. 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse pubblico all’informazione e al contrasto della criminalità economico-finanziaria.
