Cinema

L’ultimo saluto a Eleonora Giorgi: folla commossa in Piazza del Popolo

Già dalle prime ore del pomeriggio, Piazza del Popolo si è riempita di fan e amici per dare l’ultimo saluto a Eleonora Giorgi. La celebre attrice, scomparsa il 3 marzo all’età di 71 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas, è stata accompagnata con affetto e commozione nella Chiesa degli Artisti.

Nonostante la malattia, Eleonora ha sempre mantenuto il sorriso e condiviso con il pubblico il suo percorso di cure con estrema sincerità. Ha trascorso i suoi ultimi giorni circondata dall’amore dei figli Paolo e Andrea, del suo ex compagno Massimo Ciavarro e del nipotino Gabriele.

Alla cerimonia erano presenti numerosi amici e colleghi, tra cui Massimo Ghini, Fulvio Abbate, Carlo Verdone, Christian De Sica e Andrea Roncato. Quest’ultimo ha voluto sottolineare quanto Eleonora meritasse l’attenzione e l’affetto che ha ricevuto nei suoi ultimi giorni: “Si sarebbe meritata che si parlasse molto prima di lei. La gente lo sapeva che era una grande donna e attrice”.

Il feretro è arrivato davanti alla chiesa alle 15:30, accolto dagli applausi e dalle note di Wish You Were Here dei Pink Floyd, un brano che l’attrice aveva espressamente richiesto. All’interno della basilica, suo figlio Paolo ha letto un messaggio in suo onore. Sulla bara sono stati posizionati fiori bianchi e una foto di Eleonora risalente al periodo di Borotalco, il film che le valse un David di Donatello e un Nastro d’Argento per il ruolo di Nadia Vandelli.

Tra le testimonianze più toccanti, quella di Clizia Incorvaia, moglie di Paolo Ciavarro: “Non ho perso una suocera, ma la mia migliore amica, la mia confidente, la mia complice. Mi dispiace che non abbiamo potuto fare quel viaggio a New York che ci eravamo promesse”. Andrea Rizzoli ha ricordato l’eredità emotiva lasciata dalla madre: “Lei ha dato speranza agli altri. La piazza affollata dimostra quanto fosse amata”.

L’ultimo desiderio di Eleonora era la cremazione. I figli stanno valutando la possibilità di conservare l’urna nel Santuario della Madonna del Sorbo, a Campagnano, o di disperdere le ceneri sulle Dolomiti, un luogo a lei molto caro. Con questo gesto, si chiude il sipario sulla vita di una donna straordinaria, il cui talento e carisma resteranno impressi nella memoria di tutti.