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Brooke Shields racconta la sua esperienza traumatica con un intervento di ringiovanimento vaginale non autorizzato

Il nuovo libro di Brooke Shields, Is Not Allowed to Get Old: Thoughts on Aging as a Woman, promette di suscitare un ampio dibattito, grazie alle sue riflessioni sulla salute delle donne e sulle difficoltà legate all’invecchiamento. Uno dei temi più sconvolgenti affrontati nell’opera riguarda un’esperienza traumatica vissuta dall’attrice, che ha deciso di rendere pubblica una vicenda dolorosa e invasiva: un intervento di ringiovanimento vaginale a sua insaputa e senza il suo consenso.

Shields racconta di essere stata inizialmente indirizzata a un chirurgo dal suo ginecologo, con l’intento di risolvere dei problemi medici legati a sfregamenti e sanguinamenti che la tormentavano sin dall’adolescenza. La soluzione suggerita era una labioplastica, un intervento volto a ridurre le labbra per alleviare i fastidi. Tuttavia, durante l’incontro con il chirurgo, l’attrice ha scoperto con shock che l’operazione avrebbe incluso anche un ringiovanimento vaginale, senza che fosse stata adeguatamente informata o avesse dato il suo consenso esplicito.

Shields, visibilmente turbata dall’esperienza, ha definito la situazione come una “bizzarra forma di stupro”. Il chirurgo, infatti, le aveva comunicato con orgoglio di aver realizzato una “doppietta”, ovvero una modifica ben più invasiva di quella che era stata concordata. Un intervento che, per quanto cosmetico, è stato anche irreversibile, lasciandola con un senso di violazione profonda.

Nel libro, l’attrice si apre sulle sue difficoltà nel condividere una vicenda tanto intima, ma sottolinea l’importanza di affrontare questi temi, per poter cambiare il modo in cui si parla della salute femminile. La Shields afferma che la vergogna non deve essere più un’opzione, in un tentativo di liberare le donne da tabù legati alla loro salute e ai loro corpi.

Nonostante il trauma subito, Brooke ha scelto di non intraprendere un’azione legale contro il chirurgo, preferendo invece concentrarsi sul portare alla luce queste problematiche affinché altre donne possano essere più consapevoli e preparate. Il suo racconto si inserisce in una lunga serie di sfide personali e professionali che ha affrontato nel corso della sua vita, e il suo messaggio appare ora come un monito sulla necessità di un maggiore rispetto per le scelte e il consenso delle donne.