Svezia in allerta: preparate 30.000 tombe per i soldati in caso di guerra

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La Svezia, da lungo tempo simbolo di neutralità militare, si trova ora a fronteggiare una minaccia crescente proveniente dalla Russia. Nonostante la mancanza di confini diretti con il paese di Putin, il Regno di Svezia ha adottato misure di preparazione che riflettono un alto livello di allerta, tra cui la previsione di 30.000 tombe per i soldati in caso di conflitto.

A riportare la notizia è il Nordic Times, che descrive l’incarico speciale affidato dalla MSB, l’Agenzia nazionale per le emergenze civili, alla Chiesa di Svezia a Goteborg. L’incarico riguarda la preparazione di terreni per la sepoltura di soldati caduti in caso di guerra o grave disastro. Questa iniziativa, sebbene senza precedenti, è parte di una serie di misure preventive che la Svezia sta adottando, tra cui campagne informative per la popolazione su come prepararsi a un’emergenza.

Nonostante la Svezia non condivida un confine diretto con la Russia, come invece accade con la Finlandia, che ha circa 200 chilometri di frontiera con la Russia, la tensione nella regione ha spinto il governo svedese a un alto livello di preparazione. La nazione, che per oltre due secoli ha mantenuto una posizione di neutralità, è ora membro della NATOe dell’Unione Europea, ma i recenti sviluppi in Ucraina e la crescente aggressività della Russia pongono un serio rischio di conflitto.

Alcuni leader svedesi ritengono che la guerra sia già in corso, e la preparazione del paese per un possibile conflitto comprende misure come la distribuzione di brochure informative su come affrontare un’emergenza. Queste includono raccomandazioni su come gestire situazioni di guerra e altre catastrofi.

Tra le misure più sorprendenti, spicca la preparazione di 30.000 tombe per i soldati. La Chiesa luterana di Svezia, che gestisce la maggior parte dei cimiteri nel comune di Goteborg, ha ricevuto l’incarico di trovare dieci ettari di terrenodestinati alla sepoltura dei soldati, il che rappresenta una cifra che corrisponde a circa il 5% della popolazione svedese. Questo piano di emergenza è stato concepito per essere pronto a fronteggiare un numero di vittime significativo, qualora la guerra dovesse scoppiare.

Una particolarità interessante riguarda la gestione delle tombe di guerra. Le salme dei soldati caduti dovrebbero, in teoria, essere trasferite nei loro paesi d’origine o nelle loro città di provenienza quando la situazione di conflitto sarà terminata. Questo accorgimento riflette l’intento della Svezia di mantenere una sensibilità verso le famiglie dei caduti, pur affrontando le difficili necessità logistiche legate alla guerra.

La Svezia, pur non avendo confini diretti con la Russia, sta prendendo precauzioni che non si vedevano da decenni, mettendo in luce la gravità delle minacce provenienti dall’Est. La preparazione di tombe per i soldati è solo una delle tante misure adottate da un paese che sta cercando di proteggere i propri cittadini e di rispondere tempestivamente a eventuali emergenze. In un periodo in cui la guerra sembra sempre più vicina, la Svezia non vuole farsi trovare impreparata.