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Politica

Conte: “Il voto del Pd a Von der Leyen è un grave errore politico”

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Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha fortemente criticato la decisione del Partito Democratico (Pd) di votare a favore della Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen per il suo secondo mandato. Durante un intervento agli Stati Generali della Ripartenza a Bologna, Conte ha definito questo voto come un “grave errore politico”, sottolineando che non è tanto la scelta di allearsi con la destra, rappresentata da Meloni e Fratelli d’Italia (FdI), quanto la prospettiva politica che si nasconde dietro tale decisione.

Secondo Conte, la Commissione Von der Leyen 2 rappresenta una visione politica che non si allinea con i principi del progressismo: “Se vogliamo essere progressisti, dobbiamo esserlo a tutto tondo”, ha dichiarato. Secondo il leader del M5S, la Commissione europea attuale non promuove la transizione ecologica, ma si concentra principalmente su un’agenda di austerità e transizione militare, a scapito di iniziative legate al cambiamento climatico e alle politiche sociali.

Conte ha avvertito che questa visione porterà con sé tagli alla sanità e al welfare, con gravi conseguenze per i cittadini e le politiche sociali. La critica si estende anche all’abbandono di promesse come il Next Generation EU, il piano di investimenti pensato per il rilancio dell’economia post-pandemia, che secondo Conte, sotto la guida della Commissione von der Leyen, rischia di non essere realizzato nei termini più favorevoli.

In merito alla posizione del M5S, Conte ha risposto alle recenti dichiarazioni di Beppe Grillo, che aveva suggerito all’ex premier di lasciare il Movimento e di lanciarsi in un nuovo progetto politico. Conte ha replicato con fermezza, dichiarando che il Movimento 5 Stelle è la casa degli iscritti e non di una singola persona. Ha quindi difeso la propria posizione all’interno del partito, sostenendo che la sua leadership non è avulsa dagli iscritti e che le decisioni vengono prese collettivamente. “Ci viene detto ‘andatevene da un’altra parte’, ma dove dobbiamo andare?”, ha detto, ribadendo che il M5S rimane una forza collettiva, “una follia pensare il contrario”.

In sintesi, le dichiarazioni di Conte pongono l’accento su una visione politica diversa, in contrasto con quella portata avanti dalla Commissione Von der Leyen, e sulla necessità di un movimento coeso e radicato nelle istanze dei propri iscritti.

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