Approvato il decreto “Salva casa”: tutte le novità

Il decreto “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”, noto anche come “piano Salva casa”, è stato approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Preparato dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e fortemente sostenuto dal ministro Matteo Salvini, il provvedimento ora passa al Parlamento per eventuali modifiche e successiva conversione in legge. Tuttavia, le nuove norme entreranno tecnicamente in vigore una volta pubblicate in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni.

Il decreto prevede diverse disposizioni, dalle tolleranze alla doppia conformità, fino all’ampliamento delle opere ammissibili nell’edilizia libera, senza necessità di permessi. L’obiettivo è eliminare gli ostacoli che spesso bloccano le compravendite a causa di formalità irregolari.

Le nuove norme sulle tolleranze prevedono un aumento delle percentuali di tolleranza per le dimensioni non conformi agli schemi originali degli edifici, con distinzioni basate sulla dimensione dell’immobile e la data degli interventi.

Sono introdotte anche nuove opere considerate tollerabili, come la mancata realizzazione di elementi architettonici non portanti e modifiche minori alle finiture degli edifici. Gli interventi di manutenzione ordinaria eseguiti in modo non conforme sono inclusi tra le opere tollerate.

L’edilizia libera viene ampliata per consentire interventi senza necessità di permessi, come l’installazione di vetrate panoramiche amovibili e pompe di calore con potenza inferiore a 12 kilowatt. Tuttavia, è importante che tali lavori non comportino la creazione di nuovi spazi chiusi permanenti e rispettino determinati requisiti di impatto visivo e di circolazione dell’aria.

La regola della doppia conformità viene superata, richiedendo solo la conformità alle normative attuali per ottenere la regolarizzazione di opere realizzate in passato. Tuttavia, i Comuni possono richiedere adeguamenti per garantire la sicurezza e l’efficienza energetica delle strutture.

Il decreto include anche disposizioni riguardanti la verifica dello stato legittimo delle opere, semplificando il processo per i proprietari. Inoltre, facilita il cambio di destinazione d’uso degli immobili e prevede norme specifiche per le strutture temporanee realizzate durante l’emergenza Covid-19.