Roma, vandalizzata la sinagoga di Monteverde: “Contro ogni fantasma del passato, basta antisemitismo, basta odio”

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La sinagoga del quartiere Monteverde a Roma è stata oggetto di un atto vandalico che ha suscitato sdegno e la ferma condanna delle istituzioni. Sull’accaduto sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine per ricostruire dinamica e responsabilità.

Secondo le prime ricostruzioni, oltre a imbrattamenti sui muri dell’edificio, è stata deturpata anche la targa dedicata a Stefano Gaj Taché, il bambino vittima dell’attentato alla Sinagoga di Roma del 9 ottobre 1982, episodio che conserva una forte valenza simbolica per la comunità. Le immagini e le segnalazioni sono state raccolte dai responsabili della struttura e dai residenti, che hanno prontamente allertato le autorità. 

Immediata la reazione politica e istituzionale: il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha condannato “con forza la profanazione della sinagoga” e ha dichiarato attraverso un post sui social di aver contattato il presidente della Comunità Ebraica di Roma per esprimere solidarietà. “Contro ogni fantasma del passato, basta antisemitismo, basta odio”, ha affermato Tajani nel suo messaggio di condanna. 

La vicenda è stata accolta con preoccupazione anche dalla Comunità ebraica romana e dalle realtà associative locali, che hanno ribadito la necessità di proteggere i luoghi di culto e di contrastare ogni forma di discriminazione e intimidazione. Diverse voci del territorio hanno richiamato al dialogo e alla responsabilità civile per evitare escalation e tensioni. 

Il caso riporta l’attenzione su un contesto locale già interessato, nelle scorse settimane, da momenti di tensione tra studenti e membri della comunità in alcune scuole della zona: episodi che avevano acceso il dibattito pubblico sulle relazioni tra istituti scolastici e luoghi di culto del quartiere. Le autorità hanno sottolineato l’importanza di esaurienti indagini per chiarire il movente dell’atto vandalico. 

Le forze dell’ordine hanno avviato rilievi e acquisito eventuali immagini di videosorveglianza della zona; gli inquirenti fanno sapere che non verranno trascurate ipotesi né elementi che possano ricondurre l’episodio a manifestazioni di odio ideologico. Nel frattempo, le istituzioni cittadine e le associazioni hanno annunciato iniziative di solidarietà e presidio per sostenere la Comunità ebraica e riaffermare il rifiuto di ogni forma di antisemitismo.